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Fra le piante rare o interessanti ricordiamo la presenza di: Lamium purpureum, Wahlenbergia
mutabunda, Ajuga orientalis, Aphanes minutiflora, Silene cretica e numerose specie di orchidee.
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Lipari, con i suoi 37,6 km , è la più grande tra le Isole Eolie. E’ la seconda isola per
distanza dal promontorio di Milazzo, preceduta da Vulcano e separata da questa da uno
stretto lungo meno di mezzo miglio, detto anche bocca di Vulcano.
L’isola, come del resto tutte le altre dell’arcipelago, ha natura vulcanica e la sua evoluzione
geomorfologica si colloca a cavallo di un lungo intervallo di tempo di oltre un milione e
cinquecento anni circa, durante il quale ben dodici vulcani sono intervenuti a modellare la
sua particolarissima morfologia; ancora oggi, sull’isola sono presenti fenomeni termali tipici
delle aree vulcaniche. I rilievi principali dell’isola sono Monte S. Angelo, Monte Chirica,
Monte Pilato e Monte Mazzacaruso. Oggi oltre alle coltivazioni dei tipici vitigni dell’isola e
alle altre coltivazioni tipicamente agricole, si segnala la presenza del Diantho centauretum
ecolicae, della Scabiosa craetica e della Centaurea aeolica, di lembi di leccete residue e di una
splendida macchia acidofila di corbezzolo ed erica.
Salina misura 26,4 km² ed è la seconda per estensione. Formata da sei antichi vulcani,
possiede il primo e terzo rilievo più alto dell'arcipelago: il monte "Fossa delle Felci", 962 m
e il "Monte dei Porri", 860 m, che conservano la tipica forma conica. Su Monte Fossa delle
Felci, all’interno di quello che un tempo era l’antico cratere, si trova un rigoglioso bosco di
Castagni e di Ontani; sono anche presenti Corbezzoli e Felci. E’ presente anche una fitta
macchia arbustiva a Lentisco, Olivastro, Ginestra odorosa, Euforbia arborescente e
Assenzio arbustivo. Più di recente, le pendici del Monte sono state oggetto di una
riforestazione a Pinus pinaster e Pinus halepensis. Il resto del territorio isolano ospita ampie
zone di coltivazione a Cappero, Viti e frutteti.
Vulcano è situata 20 km a nord della Sicilia (Golfo di Patti, Mar Tirreno). Le Bocche di
Vulcano, un braccio di mare largo 750 m circa, la separano da Lipari.
L'isola deve in effetti la sua esistenza alla fusione di alcuni vulcani di cui il più grande ma
spento è il Vulcano della Fossa, più a nord c'è invece Vulcanello (123 m), collegato al resto
dell'isola tramite un istmo. Forse Vulcano e Vulcanello sono due focolari parziali dello
stesso gran focolare vulcanico; il meridionale Monte Aria (500 m), completamente inattivo,
che forma un vasto altopiano costituito da lave, tufo e depositi alluvionali olocenici e il
Monte Saraceno (481 m).
Il principale vulcano, a occidente, sembra essersi formato dopo l'estinzione del vulcano
meridionale; con lave molto acide, ha generato il monte detto Vulcano della Fossa (o Gran
Cratere o Cono di Vulcano), alto 386 m, con pendici molto ripide, con a nord un cratere
spento, detto Forgia Vecchia. Il cratere attivo è situato alquanto spostato a nord-ovest.
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