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Biol. Mar. Medit. (2006), 13 (1): 364-372

S. Fraschetti, A. Terlizzi, G. Ceccherelli1, P. Addis2, M. Murenu2, R. Chemello3,
       M. Milazzo3, N. Spanò4, F. De Domenico4, L. Mangialajo5, G.F. Russo6,
                                F. Di Stefano6, R. Cattaneo-Vietti5

      Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche ed Ambientali - CoNISMa, Università di Lecce,
                                     Via Prov.le Lecce-Monteroni - 73100 Lecce, Italia.
                                                      simona.fraschetti@unile.it

         1Dipartimento di Botanica ed Ecologia Vegetale, Università di Sassari - 07100 Sassari, Italia.
  2Dipartimento Biologia Animale ed Ecologia, Università degli Studi di Cagliari - 09126 Cagliari, Italia.

        3Dipartimento di Biologia Animale, Università degli Studi di Palermo - 90123 Palermo, Italia.
4Dipartimento Biologia Animale Ecologia Marina, Università di Messina - 98166 Sant’Agata (ME), Italia.
5Dipartimento per lo Studio del Territorio e delle sue Risorse, Università di Genova - 16132 Genova, Italia.

     6Dipartimento di Scienze per l’Ambiente, Università di Napoli “Parthenope” - 80133 Napoli, Italia.

                    Quantificazione degli effetti
   della protezione sul benthos di substrato Duro:

             risultati di un esperimento condotto
          in 15 Aree Marine Protette (AMP) italiane

                        QUANTIFICATION OF THE EFFECTS
       OF PROTECTION ON BENTHOS OF ROCKY SUBSTRATES:
RESULTS OF AN EXPERIMENT in 15 MARINE PROTECTED AREAS

                       (AMP) ALONG THE ITALIAN COASTS

Abstract
     We used data on benthic assemblages of hard substrates collected in 15 Marine Protected Areas, within

the framework of a large-scale research program (Afrodite-Venere). The general outcomes are: 1- most
MPAs do not show any effect of protection, maybe also because restrictions are not effectively enforced;
2- significant differences were detected mainly when the integral zone was located on islands, generating the
hypothesis that, in some cases, differences are driven by habitat more than protection itself (i.e., lack of
appropriate spatial controls). In highly heterogeneous environments, such as Mediterranean ones, successful
use of MPAs in marine conservation and management will likely require a case-by-case understanding of
the specific patterns of resource use and human threats impacting local habitats and assemblages, as well
as the ecological characteristics of those species and systems.

Key-words: marine parks, benthos, rocky shores, monitoring, environmental protection.

Introduzione
    Negli ultimi decenni, un numero sempre crescente di studi è stato finalizzato

alla comprensione degli effetti conseguenti l’istituzione di Aree Marine Protette
(AMP) (e.g. Halpern, 2003; Willis et al., 2003). L’attenzione dimostrata a questo
tema di ricerca è giustificata sia da un interesse di tipo scientifico, visto che un’AMP
può essere considerata come un esperimento a larga scala di esclusione di alcune
attività antropiche, sia di tipo socio-economico, considerato che l’istituzione di
una AMP può avere conseguenze importanti sul quadro economico locale (Bada-
lamenti et al., 2000; Sala et al., 2002). Nonostante lo sforzo di comprendere gli
effetti della protezione sia stato condotto con approcci differenti (studi empirici,
meta-analisi, review, editoriali), ad oggi, i lavori che abbiano dimostrato in modo
inequivocabile differenze sostanziali fra popolamenti protetti e non protetti sono
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