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Rivista piemontese di Storia naturale, 41, 2020: 3-22 ISSN 1121-1423
Fig. 13- Rappresentazione grafica
della distribuzione percentuale dei
principali gruppi di foraminiferi nei
campioni di Favignana.
Fig. 13 - Pie graphs showing the per-
centage distribution of the main
foraminiferal taxa in the Favignana
samples.
culina) e forme epifaunali, sia attaccate al sub- minori percentuali di Elphidium spp. e di milio-
strato in aree ad alta energia (Cibicidoides loba- lidi. I campioni 1 e 2 si differenziano per le
tulus, Cibicides refulgens) o epifite (Discorbis maggiori percentuali di miliolidi e di Cibicides
sp., Glabratella s.l., Rosalina bradyi), sia vagili refulgens, più comune di Cibicidoides lobatulus
(Elphidium crispum). Sono presenti rarissimi in substrati duri profondi e in acque fresche
piccoli esemplari di specie planctoniche attual- (Colom, 1974; Murray, 2006).
mente viventi (Globigerinoides conglobatus, G. Alcuni dei foraminiferi rinvenuti sono rap-
ruber), con gusci rotti e vuoti. Solo nel cam- presentati fotograficamente in fig. 14.
pione 1 sono stati rinvenuti rari esemplari di
specie mioceniche (Catapsidrax sp.), indicanti
rimaneggiamento di sedimenti più antichi. DISCUSSIONE
Relativamente comuni esemplari di Amphi-
stegina lessonii sono stati osservati nel riempi- I dati ricavati dall’analisi di P. latus e delle as-
mento dei P. latus provenienti da Marasolo, e sociazioni a foraminiferi concordano nell’attri-
nel livello sommitale consolidato di Cala Fu- buire il sottile strato sommitale (spiaggia a Strom-
mere. Le dimensioni degli esemplari sono com- bus) di Favignana al picco termico tirreniano e
prese tra 700-2000 µm, i gusci sono parzial- sono utili per la ricostruzione della quota media
mente abrasi, ma poco ricristallizati e abba- del livello del mare durante tale intervallo di
stanza ben conservati. tempo.
Nei campioni esaminati sono state rilevate La determinazione della posizione del livello
anche differenze nella composizione specifica e del mare non è semplice, infatti, occorre conside-
nell’abbondanza dei taxa. L’associazione del rare il comportamento tettonico dell’area stu-
riempimento di P. latus è risultata quella più di- diata, valutando nel contempo gli effetti glacio-
versificata, con, oltre a A. lessonii, specie non idro-isostatici associati al trasferimento del vo-
rintracciate negli altri campioni (Nubecularia lu- lume d’acqua dalle calotte glaciali alle acque ocea-
cifuga, Cycloforina rugosa, Elphidium maioricen- niche (Ferranti et al., 2006).
sis, Rosalina globularis e rari, piccoli o giovanili Secondo Antonioli et al. (2006) la quota dei
esemplari di Cibicidoides ungerianus, Globocas- depositi tardo-pleistocenici dimostra che il
sidulina subglobosa, Planulina ariminensis, spe- settore occidentale della Sicilia è rimasto quasi
cie di ambiente da infralitorale circalitorale a stabile sino all’Olocene. Analogamente Gasparo
batiale, Murray, 2006); il campione si differen- Morticelli et al., (2016), basandosi sulle evi-
zia inoltre per le maggiori percentuali di Cibici- denze di un rilevamento geologico di dettaglio
doides lobatulus e di altre forme sessili, preva- dell’isola di Marettimo, sostengono che il solle-
lentemente epifite (generi Conorbella, Discorbis, vamento tettonico registrato dalla piatta-
Glabratella, Neoconorbina e Rosalina) e per le forma continentale si è fermato o ha decelerato
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