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X. 9. La musica di tradizione orale 199
Ronda rundedda,
u pani a ffedda a ffedda,
u vinu a cannatedda.
Cuccurucù!
Un’ultima notazione riguarda la presenza di materiale cantato nelle fiabe (rime,
filastrocche, canzonette ecc.), talvolta riutilizzate autonomamente dai bambini anche
al di fuori dell’origina rio contesto narrativo (per un esempio si veda in questo stesso
volume: Narrazioni e narratori).
9.4. Canti di lavoro
Gli strumenti e le tecniche impiegate nel lavoro fino a pochi decenni addietro sono
oggi in larga prevalenza soltanto un ricordo, anche se spesso ben vivo nella mente
degli anziani. Così è per l’agricoltura e la pesca, ormai adeguate per metodi e mac-
chinari allo standard internazio nale, anche se non mancano sporadiche forme di re-
sistenza rappresentate da anziani contadini (proprietari di piccoli appezzamenti) o da
ristretti gruppi di pesca che ancora operano in modo sostanzialmente tradizionale.
L’estrazione secondo metodi tradizionali dello zolfo, della pietra da costruzione e del
gesso sono cessate all’inizio degli anni Settanta. Ancora vitali si mantengono invece
la raccolta del sale marino (sulla costa fra Trapani e Marsala) e quella del miele (so-
prattutto nel Siracusano), nonostante siano stati in gran parte aggiornati i sistemi di
produzione. Tramontato è anche il mestiere del carrettiere, anche se la cultura di questi
trasportatori itineranti – molti dei quali dagli anni Sessanta sono divenuti camionisti
– permane tuttora assai viva nel ricordo degli anziani, spesso riuniti in incontri, “gare”
e sfilate sui loro carretti preziosamente decorati, dove non di rado si esibiscono anche
figli e nipoti che hanno appreso con entusiasmo le antiche canzuni.
Numerose attività legate ai mestieri tradizionali prevedevano specifici comporta-
menti “musicali” funzionali a coordinare il lavoro di gruppo o a scandire azioni indi-
viduali. Esistono inoltre canti non direttamente funzionali a ritmare il lavoro ma che
sono diretta – e in molti casi esclusiva – espressione di certi mestieri (come a esempio
i canti dei carrettieri e degli zolfatai, certi canti dei contadini ecc.). Una funzione se-
gnatamente comunicativa svolgono infine i richiami modulati da venditori e artigiani
per reclamizzare l’offerta di prodotti o servizi. Non è ovviamente possibile in questa
sede proporre una rassegna puntuale di questo ampio e articolato repertorio. Seleziono
pertanto alcuni canti di varia tipologia riferibili ai mestieri che più hanno caratterizzato