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Questo periodo, oltre ad avere permesso la determinazione di quasi tutte
le Cistoseire dell’infralitorale e del circalitorale, essendo in fase
riproduttiva, ha anche facilitato l’analisi della composizione floristica delle
cinture mesolitorali per le ideali condizioni di umettazione e di temperatura.

    Inoltre, l’utilizzazione da parte degli Autori di osservazioni compiute da
essi negli anni precedenti il 1972, ha permesso di stabilire anche il
periodismo della vegetazione; essi inoltre sottolineano come l’intenso
idrodinamismo, tipico di questa parte del Tirreno sud-occidentale, causi nel
mesolitorale la mancanza di orizzonti morfologicamente ben determinati.

    L’intenso idrodinamismo che determina un continuo rinnovamento delle
acque, spiega anche lo scarso sviluppo dei popolamenti nitrofili e la
predominanza di quelli cumatofili, ovvero quelli caratterizzati da specie
elettive d’ambienti con elevato moto ondoso.

    Nel predetto lavoro, sono state individuate le associazioni a Cistoseire
descritte per il Mediterraneo occidentale, mentre non è stato possibile
determinare i caratteri discriminanti sufficienti per riunire gli elementi
sciafili in unità fitosociologiche gerarchizzate, a causa della loro
distribuzione a mosaico.

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