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Politiche attivate
Attuazione direttiva Habitat
Nel settembre 2002 il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio ha reso
pubbliche le “Linee guida per la gestione dei siti Natura 2000”: proprio qui viene
ribadito il ruolo della Regione quale “soggetto incaricato delle funzioni normative e
amministrative connesse all’attuazione della direttiva Habitat”, oltreché la possibilità di
sottoporre la materia a propria disciplina legislativa organica.
In questo contesto di crescenti impegni per gli Stati e le regioni nel perseguire la
tutela della biodiversità, degli habitat e delle specie di interesse comunitario, anche la
programmazione dei fondi strutturali è stata orientata alla realizzazione della Rete
Natura 2000 e ed alla corretta gestione dei Siti .
La prima novità sostanziale si è avuta all’interno del QCS 2000-2006 e di conseguenza
del POR Sicilia 2000-2006, prevedendo in maniera esplicita l’integrazione delle
politiche ambientali nelle politiche di sviluppo economico, la sostenibilità come criterio
informatore delle scelte ed obiettivo da perseguire, la Rete Ecologica come grande
infrastruttura territoriale per lo sviluppo sostenibile, pensata in stretta integrazione
con i temi dello sviluppo rurale, della tutela e valorizzazione dei beni culturali, della
promozione di specifici segmenti di offerta turistica.
Ed in attuazione di tale strategia, la Misura 1.11 del Complemento di programmazione
del POR Sicilia 2000-2006 ha previsto, tra gli altri interventi, proprio la redazione dei
Piani di gestione dei Siti Natura 2000.
Con il DDG n. 502 del 06.06.2007, l’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, ha
individuato i Piani di Gestione da redigere ed i Beneficiari finali, impegnando al
contempo le somme occorrenti per il finanziamento di ciascun Piano. Tra i risultati
ottenuti nel precedente periodo di programmazione si segnala la stesura del PIR Rete
Ecologica Siciliana (RES), che ha definito i sistemi integrati ad alta naturalità che
costituiscono i nodi della rete regionale. Tuttavia l’attuazione degli interventi del PIR
RES ha subito un notevole ritardo e non ha garantito il perfetto raggiungimento
dell’obiettivo, che era quello di promuovere lo sviluppo sociale ed economico di questi
territori insieme ad azioni di tutela del patrimonio naturale.
Ciò è sicuramente dipeso dall’innovatività degli obiettivi e dalle forme di attuazione
scelti dall’Amministrazione, così come indicato dal valutatore indipendente nella
Valutazione intermedia del POR 2000-2006. Il ritardo dell’attuazione delle misure della
rete ecologica (Misure 1.11, 1.12 e 1.13) ha determinato ad oggi la mancanza di
strumenti di pianificazione dei siti Natura 2000.
Nel successivo POR Sicilia FESR 2007-2013, si prefigge di rafforzare la rete ecologica
siciliana, favorendo la messa a sistema e la promozione delle aree ad alta naturalità e
conservando la biodiversità in un’ottica di sviluppo economico e sociale sostenibile e
duraturo. Nel ciclo di programmazione precedente sono stati messi a punto gli
strumenti di conoscenza e di pianificazione di area vasta del territorio della Rete
Ecologica siciliana di livello regionale. Con la programmazione 2007-2013 vengono
definite le pianificazioni dei singoli sistemi integrati ad alta naturalità e, in attuazione
dei Piani di gestione dei diversi siti, oppure, nei siti ricadenti all’interno dei Parchi e
delle Riserve già istituite nel rispetto delle norme di salvaguardia individuate nella
pianificazione vigente, vengono create le condizioni di contesto, sia in termini di
politiche di sviluppo sia in termini di infrastrutturazione dei territori della Rete
Ecologica, per garantire la buona riuscita degli interventi più direttamente a favore
della biodiversità, da realizzarsi a carico del PO FEASR mediante un nodo pubblico di
osservazione della biodiversità per la tutela e la fruizione delle risorse naturali. La
realizzazione di tali azioni garantisce una diffusa animazione sociale ed economica,
anche in chiave turistica, dei territori interessati.
Analisi Ambientale del Distretto turistico delle Isole Egadi