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                Andamento                               TEMA                                 Stato
                                         GESTIONE DELL’AREA MARINA                              ☺
                                                      PROTETTA


            2.4.7 GESTIONE DELL’AREA MARINA PROTETTA

            Inquadramento
            Nelle  isole  Egadi,  dal  1991,  è  stata  istituita,  con  Decreto  Interministeriale  del
            21/12/1991,  un’Area  Marina  Protetta  che,  dal  2001,  è  stata  affidata  in  gestione  al
            Comune di Favignana.
            L'AMP  persegue  prioritariamente  la  tutela  degli  habitat  naturali,  con  particolare
            riferimento alla salvaguardia delle risorse marine e alla regolamentazione della pesca
            e alla necessità di conservare la biodiversità.
            Le altre finalità istituzionali sono la valorizzazione delle risorse naturali, l'educazione
            ambientale,  la  ricerca  scientifica  e  il  monitoraggio,  e  la  promozione  dello  sviluppo
            sostenibile.

            La riserva, con i suoi 53.992 ettari, oltre a essere la più grande d'Europa, presenta la
            caratteristica di essere il primo punto di arrivo per numerosi organismi marini,  i cui
            movimenti sono spesso collegati con l'andamento della corrente atlantica. Tale flusso
            di  acqua  dall'oceano  giunge  in  superficie  in  corrispondenza  delle  Egadi  e  assume
            notevole  importanza,  portando  un  carico  biologico  e  modificando,  poco  a  poco,  la
            propria struttura termosalina, di salinità, plancton e ittiofauna.
            Tra le principali peculiarità, che caratterizzano queste acque, troviamo la prateria di
            Posidonia oceanica, la più estesa del Mediterraneo, che riveste il ruolo di nursery per
            moltissime  specie  ittiche  e  bentoniche,  produce  ossigeno  e  assorbe  CO 2,  e  svolge
            anche  la  funzione  di  protezione  delle  coste  dall'erosione;  per  fare  un  paragone,  in
            termini ecologici e di biodiversità la prateria di Posidonia è assimilabile ad una grande
            foresta tropicale sommersa.
            La riserva è suddivisa in quattro zone a differente livello di protezione: la zona A di
            tutela integrale, la zona B di tutela generale, la zona C di tutela parziale, la zona D di
            protezione.
            Ciascuna delle zone presenta diverse possibilità d'accesso e limitazioni nella fruibilità
            per i residenti e i non-residenti nelle tre isole, sia da un punto di vista della pesca,
            anche sportiva e dilettantistica, che da quello più propriamente turistico. Tuttavia la
            riserva è fruibile se si osservano alcune norme, messe a punto per regolamentare e
            consentire,  a  volte  previa  autorizzazione,  le  attività  socio-economiche  svolte  dalla
            comunità  locale:  la  piccola  pesca  artigianale,  le  visite  guidate  a  bordo  delle
            imbarcazioni  adibite  al  trasporto  passeggeri,  le  visite  guidate  subacquee,  il
            pescaturismo  e  i  servizi  di  ormeggio  per  il  diporto  nautico.  Sono  ovviamente
            consentite  e  disciplinate  anche  le  attività  svolte  dai  turisti  e  dai  bagnanti,  quali  la
            balneazione,  la  navigazione  a  vela  e  a  motore,  l'ancoraggio  delle  barche,  la  pesca
            ricreativa e le immersioni subacquee. Il tutto nel rispetto di un equilibrio tra le attività
            economiche  e  le  esigenze  di  protezione  ambientale  del  territorio,  sia  marino  sia
            terrestre.







                                        Analisi Ambientale del Distretto turistico delle Isole Egadi
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