Page 16 - Tesi_Master_MG_2017
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I	vantaggi	associati	all’impiego	dei	GIS	nei	vari	contesti	di	analisi	e	gestione	dei	dati	spaziali	sono	

            molteplici.	 Innanzi	 tutto	 consentono	 una	 maggiore	 accessibilità	 ai	 dati	 geografici	 rendendoli	
            disponibili	in	formato	digitale,	facilmente	condivisibili,	omogenei	e	confrontabili.	Semplificano	la	

            possibilità	 di	 effettuare	 analisi	 spaziali	 e	 temporali	 complesse	 rendendo	 possibile	

            l’implementazione	 di	 modelli	 predittivi.	 Non	 ultimo	 contribuiscono	 alla	 modernizzazione	 delle	

            procedure	 gestionali	 nell’ambito	 delle	 organizzazioni	 che	 ne	 fanno	 uso	 rendendo	 più	 agevole	

            anche	 lo	 scambio	 e	 la	 condivisione	 delle	 informazioni	 che	 vengono	 generate	 sotto	 forma	 di	
            cartografia	tematica	fornendo	una	caratterizzazione	quantitativa	e	tangibile	degli	aspetti	antropici	

            e	naturali	del	territorio	appartenente	all’AMP.		

            Le	tecnologie	relative	ai	Sistemi	Informativi	Geografici	(GIS)	possono	offrire	un	valido	supporto	alle	
            pratiche	di	gestione	di	un’AMP,	consentendo	di	raccogliere,	integrare	ed	analizzare	informazioni	di	

            varia	natura	sia	spaziali	sia	descrittive.	Tuttavia,	nonostante	i	GIS	siano	ormai	ampiamente	diffusi	

            presso	 le	 pubbliche	 amministrazioni,	 sono	 ancora	 poche	 in	 Italia	 le	 AMP	 in	 cui	 le	 basi	 di	 dati	

            geografici	entrano	a	far	parte	in	maniera	attiva	dei	processi	decisionali	e	nella	maggior	parte	dei	
            casi	vengono	realizzate	senza	una	preliminare	ed	accurata	fase	di	progettazione.	

            Inoltre,	i	GIS	costituiscono	uno	strumento	molto	dinamico	la	cui	efficacia	può	essere	incrementata	

            in	maniera	significativa	 prevedendo	un	 approccio	di	tipo	 partecipativo	 che	 veda	 coinvolti	 i	vari	

            portatori	d’interesse	(stakeholder)	presenti	nell’area	oggetto	di	studio.	Per	questo	motivo	nella	
            fase	di	progettazione	del	geodatabase	è	stata	prevista	una	sezione	dedicata	ai	progetti	in	corso	(o	

            recentemente	conclusi)	realizzati	mediante	collaborazioni	tra	enti	di	ricerca	esterni	e	personale	

            AMP	 o	 programmi	 di	 citizen	 science	 che	 prevedano	 il	 coinvolgimento	 di	 cittadini	 e	 attori	 locali	

            nella	raccolta	di	dati	che	possano	essere	utilizzati	a	scopi	scientifici	per	meglio	comprendere	le	
            caratteristiche	 dell’Area	 Marina	 Protetta	 ed	 eventualmente	 operare	 in	 un’ottica	 di	 gestione	

            adattativa	delle	risorse.	A	titolo	esemplificativo	sono	stati	inseriti	dati	derivanti	dalle	segnalazioni	

            raccolte	 nell’ambito	 del	 progetto	 Caulerpa	 cylindracea,	 finalizzato	 al	 monitoraggio	 della	 specie	

            algale	 invasiva,	 la	 cui	 presenza	 viene	 sempre	 più	 comunemente	 riscontrata	 nel	 bacino	
            Mediterraneo.	La	sua	elevata	plasticità	fenotipica	e	l’elevato	tasso	riproduttivo	fanno	sì	che	questa	

            specie	 presenti	 un	 ampio	 range	 di	 distribuzione	 all’interno	 della	 fascia	 infralitorale:	 ambienti	

            fotofili,	sciafili,	substrati	duri,	mobili	e	misti.	Inoltre,	molto	spesso	si	insedia	come	epibionte	di	altri	

            organismi	(es.	Pinna	nobilis,	spugne,	vermetidi,	sulla	matte	morta	di	Posidonia	oceanica)	o	come	
            epifita	su	diverse	specie	macroalgali.	

            	

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