Page 13 - Tesi_Master_MG_2017
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tra	i	risultati	attesi	al	termine	del	progetto	intrapreso	nell’ambito	del	presente	lavoro	di	tesi	vi	sarà	

            l’implementazione	 delle	 informazioni	 attualmente	 disponibili	 mediante	 integrazione	 con	 dati	
            derivanti	da	attività	di	campionamento	in	situ	e	successiva	produzione	di	cartografie	tematiche	più	

            aggiornate.		

            L’elevata	 valenza	 naturalistica	 dell’area	 oggetto	 di	 studio	 è,	 inoltre,	 testimoniata	 anche	 dalla	

            presenza	di	numerose	specie	prioritarie,	citate	dalla	Direttiva	Habitat	(43/92/CEE)	e	protette	da		

            molte	Convenzioni	internazionali,	tra	le	quali	troviamo:	la	foca	monaca	Monachus	monachus	(la	
            cui	 presenza	 è	 stata	 recentemente	 documentata	 lungo	 le	 coste	 dell’Isola	 di	 Marettimo),	 la	

            tartaruga	marina	Caretta	caretta	(oggetto	di	attività	di	conservazione	presso	il	Centro	di	primo	

            soccorso	per	le	Tartarughe	Marine	istituito	nel	2016	a	Favignana	a	seguito	di	un	accordo	firmato	
            con	WWF	e	Legambiente),	numerose	specie	di	cetacei	(Stenella	caeruleoalba,	Tursiops	truncatus,	

            Physeter	 macrocephalus),	 alcune	 specie	 di	 squali,	 una	 fauna	 ittica	 molto	 ricca	 e	 variegata	 e	

            un’importante	colonia	dell’Uccello	delle	tempeste	endemico	del	Mediterraneo.	

            Altrettanto	 importante	 è	 il	 ruolo	 che	 l’Arcipelago	 delle	 Egadi	 riveste	 dal	 punto	 di	 vista	 socio-
            culturale	nel	panorama	del	bacino	mediterraneo.	Ciò	è	dettato	innanzitutto	dal	ruolo	storico	di	

            queste	isole,	già	anticamente	teatro	della	famosa	Battaglia	delle	Egadi	tra	romani	e	cartaginesi,	

            testimoniato	dalla	presenza	di	alcuni	importanti	siti	archeologici	nei	pressi	dell’isola	di	Levanzo	

            (sito	sommerso	di	Cala	Minnola	e	la	Grotta	del	Genovese	recante	incisioni	rupestri	risalenti	all’	
            epoca	 paleolitica).	 Oggi	 l’arcipelago	 è	 meta	 di	 attrazione	 turistica,	 oltre	 che	 per	 le	 già	 citate	

            peculiarità	 naturalistiche,	 anche	 per	 la	 presenza	 dell’importante	 sito	 di	 archeologia	 industriale	

            rappresentato	dall’Ex	Stabilimento	Florio	presente	sull’Isola	di	Favignana	dove	un	tempo	avveniva	

            la	 lavorazione	 e	 l’inscatolamento	 del	 tonno,	 recentemente	 sottoposto	 ad	 interventi	 di	
            riqualificazione	 e	 divenuto	 oggi	 uno	 dei	 più	 innovativi	 Musei	 del	 Mare	 d’Italia	 dotato	 di	

            allestimenti	 espositivi	 e	 installazioni	 multimediali	 per	 la	 proiezione	 di	 filmati	 e	 testimonianze	

            storiche.	 Insieme	 alla	 pesca,	 l’altra	 attività	 storica	 degli	 abitanti	 di	 Favignana	 è	 sempre	 stata	

            l’estrazione	 della	 calcarenite,	 materiale	 litico	 di	 largo	 uso	 in	 edilizia	 e	 molto	 diffuso	 in	 tutta	 la	
            Sicilia	Occidentale.	Sebbene	le	tracce	di	questa	secolare	attività	estrattiva	siano	molto	evidenti	

            ancora	oggi	in	tutta	l’isola	tale	attività	tradizionale	è	stata	nel	tempo	abbandonata	e	scarsamente	

            tramandata	alle	generazioni	moderne,	pertanto	la	maggior	parte	delle	cave	tuttora	presenti	sul	

            territorio	restano	sconosciute	e	scarsamente	fruibili	alla	maggior	parte	dei	visitatori.	
            Tra	i	principali	mandati	istituzionali	dell’AMP	vi	sono	la	tutela	e	la	valorizzazione	dell’ambiente	

            marino,	l’educazione	ambientale,	la	sensibilizzazione	e	l’informazione	dei	fruitori,	la	ricerca	e	il	

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