Page 9 - Tesi_Master_MG_2017
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rivestono	nel	preservare	il	patrimonio	socio-culturale	e	nel	supportare	lo	sviluppo	delle	economie	

            locali.	Normalmente	è	possibile	distinguere	le	aree	marine	in:		
                •  AREE	PARZIALMENTE	PROTETTE	(PARTIALLY	PROTECTED	AREAS):	laddove	siano	consentite	

                    attività	estrattive	sebbene	queste	ultime	siano	soggette	a	regolamentazione;		

                •  AREE	TOTALMENTE	PROTETTE	(NO-TAKE	AREAS):	dove	è	vietato	qualunque	tipo	di	attività	

                    estrattiva	e	distruttiva,	ad	eccezione	di	attività	di	prelievo	svolte	a	scopo	scientifico;	

                •  AREE	AD	USO	MULTIPLO	CONSENTITO	(MULTIPLE-USE	AREAS):	in	cui	soltanto	parte	delle	
                    attività	sono	soggette	a	regolamentazione	e	costituiscono	una	combinazione	dei	due	casi	

                    precedenti.		

            In	 ogni	 caso,	 indipendentemente	 dal	 grado	 di	 protezione	 specificato	 in	 fase	 istitutiva	 affinché	

            un’area	 marina	 protetta	 possa	 funzionare	 deve	 godere	 in	 maniera	 prioritaria	 del	 consenso	 da	
            parte	degli	attori	locali	coinvolti	(stakeholder),	i	quali	dovrebbero	contribuire	in	primis	al	rispetto	

            delle	norme	previste	dal	regolamento	dell’area	protetta	in	questione	e	la	cui	partecipazione	attiva	

            ai	 processi	 di	 pianificazione	 è	 auspicabile	 per	 incrementare	 il	 consenso	 essenziale	 per	 la	 reale	

            efficacia	delle	pratiche	gestionali	intraprese.	Ad	oggi,	la	maggior	parte	dei	Paesi	del	Mediterraneo	
            hanno	istituito	delle	AMP	nelle	loro	acque	territoriali,	per	un	totale	di	1140	AMP	che	ricoprono	il	

            6.5%	dell’intero	bacino,	di	cui	soltanto	29	ricadono	nel	territorio	Italiano.	Tuttavia,	tenendo	conto	

            del	crescente	bisogno	di	tutelare	gli	ecosistemi	marini	il	loro	numero	è	destinato	a	crescere.	

            	In	 Italia	 attualmente	 sono	 presenti	 27	 aree	 marine	 protette	 oltre	 a	 2	 parchi	 sommersi	 che	
            tutelano	complessivamente	circa	228mila	ettari	di	mare	e	circa	700	chilometri	di	costa.	Ogni	AMP	

            è	 suddivisa,	 generalmente,	 in	 tre	 o	 quattro	 tipologie	 di	 zone	 con	 diversi	 gradi	 di	 tutela.	 Sono	

            costituite	da	ambienti	marini,	dati	dalle	acque,	dai	fondali	e	dai	tratti	di	costa	prospicienti,	che	

            presentano	 un	 rilevante	 interesse	 per	 le	 caratteristiche	 naturali,	 geomorfologiche,	 fisiche	 e	
            biochimiche	(con	particolare	riguardo	alla	flora	e	alla	fauna	marine	e	costiere)	e	per	l'importanza	

            scientifica,	ecologica,	culturale,	educativa	ed	economica	che	rivestono.	




















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