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OBIETTIVI
Il presente lavoro di tesi nasce dalla necessità di rispondere all’esigenza dell’Ente Gestore dell’Area
Marina Protetta “Isole Egadi” di individuare un approccio metodologico finalizzato alla raccolta e
all’elaborazione di dati gestionali e ambientali d’interesse anche ai fini del perseguimento degli
obiettivi proposti nell’ambito del nell’ambito del programma di “Contabilità Ambientale nelle aree
marine protette italiane” previsto dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del
Mare. In tale contesto, infatti, sono state delineate alcune linee guida volte all’individuazione di
pratiche gestionali e procedure analitiche condivise dagli Enti gestori di tutte le Aree marine
protette presenti sul territorio nazionale, per la quantificazione dei beni e dei servizi ecosistemici
forniti dal patrimonio naturalistico che le caratterizza.
Pertanto, l’approccio metodologico proposto è stato sviluppato tenendo conto dell’esigenza di
ottenere come output finale un prodotto utile ai fini del perseguimento degli obiettivi prefissati
nell’ambito del suddetto programma e facilmente riadattabile in altri contesti di indagine
analoghi. Il geodatabase realizzato, infatti, è stato progettato come strumento di raccolta di dati
destinati ad una successiva fase di elaborazione mediante modelli di analisi spaziale utili ai fini
della definizione del valore ecologico ed economico, associato alla complessità dei servizi
ecosistemici forniti dalla biodiversità presente all’interno del territorio facente parte dell’Area
marina protetta delle Isole Egadi. L’elaborazione di questi dati consentirà di delineare un quadro
complessivo dello stato di conservazione e del grado di vulnerabilità degli ecosistemi marini
dell’AMP, mediante l’identificazione delle diverse fonti d’impatto potenzialmente presenti sul
territorio e attraverso l’individuazione di opportune azioni di monitoraggio della biodiversità, utili
a stabilire il grado di qualità ambientale degli ecosistemi indagati nell’intento di intraprendere
attività di tutela e conservazione mirate laddove se ne riscontri la necessità.
In primo luogo è da considerare la mancanza di un quadro conoscitivo completo ed aggiornato
relativo all’area presa in esame. Infatti, normalmente nei contesti tipicamente rappresentati dalle
aree marine protette, fatto salvo lo studio di fattibilità realizzato in fase istitutiva, che in molti casi
precede anche di anni l’effettiva istituzione delle AMP, indagini sistematiche e periodiche sugli
aspetti naturalistici ed antropici dei tratti di mare interessati risultano essere quasi del tutto
assenti. I dati disponibili, solitamente, vengono acquisiti con tempi e modalità differenti
nell’ambito di singoli progetti di ricerca e, pertanto, risultano essere frammentari, eterogenei e,
quindi, difficilmente utilizzabili in reali contesti decisionali.
Tuttavia, tenuto conto dell’elevata valenza naturalistica dell’area presa in esame e degli obiettivi
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