Page 4 - ValutazioneRiservaIsoleEgadiVASTA-EGADI
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non perdere la continuità dei campionamenti per le dovute correlazioni
temporali.
L’Unità Locale di Ricerca del CoNISMa dell’Università di Palermo,
consapevole della necessità scientifica di continuare, almeno per un altro
anno, le ricerche e su richiesta dello stesso Ente Gestore, ha provveduto a
presentare le proposte per il secondo anno di indagini, che sono state
inserite nel Programma dell’AMP del luglio 2002 con l’acronimo di VASTA II.
L’Arcipelago delle Egadi
L’area dell’arcipelago delle Isole Egadi insiste sulla piattaforma
continentale della costa Nord Occidentale della Sicilia, rappresentando una
propaggine della catena montuosa settentrionale con la quale condivide la
natura geologica. Depositi calcarenitici sono presenti sulla maggior parte dei
fondali che si estendono fra le Isole di Favignana e Levanzo (Agnesi et al.,
1993).
L’isola di Marettimo è separata da Favignana e Levanzo da un canale di
oltre 350 m di profondità, presente già nel Pleistocene e durante i periodi di
massimo abbassamento eustatico del Pliocene, mantenendo quindi
Marettimo sempre isolata dalla terraferma (Agnesi et al., 1993).
I fondali di Favignana e Levanzo presentano caratteristiche bionomiche
tipiche del piano infralitorale, con la dominanza delle alghe brune fino a 10-
12 metri di profondità alla quale seguono dense praterie di Posidonia
oceanica. La componente circalitorale è presente solamente in alcuni siti del
versante meridionale di Favignana e nelle secche del largo. I fondali di
Marettimo presentano, oltre ad un andamento similare, anche un ampio
piano circalitorale che si spinge fino al margine della platea continentale.
Generalmente nel piano infralitorale superiore si ritrovano biocenosi a
Cystoseira amentacea var. stricta e Cystoseira crinita a volte vicariate da
Cystoseira balearica, Padina pavonica ed Acetabularia acetabulum
(Giaccone e Sortino, 1974; Bertolino et al., 2000).
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