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elementi atlantico, europeo, paleotropicale e cosmopolita. Le rimanenti flore
sono ripartite in due gruppi uno dei quali riguarda le isole del Tirreno, tutte
vulcaniche, comprendente le flore delle Eolie e quella di Ustica che resta
lievemente distinta dalle altre che formano un gruppo omogeneo. È verosimile
che, in questo gruppo rientri anche la flora di Filicudi, come si potrà dimostrare
disponendo di dati floristici sufficienti.

Le altre flore fanno parte di un gruppo meno omogeneo, distinto in tre
sottogruppi, nel primo dei quali sono poste le flore delle Egadi e di Lampedusa,
tutte isole calcaree. Nei rimanenti due sottogruppi si trovano le flore delle isole
vulcaniche di Linosa e Pantelleria, equidistanti l'una dall'altra come anche dalle
Egadi. In merito ai possibili fattori incidenti sulla struttura del dendrogramma,
il contingente di maggior peso sembra essere quello mediterraneo, incluso
l'endemismo, al quale competono le maggiori percentuali e le maggiori variazioni
relative. Anche le cosmopolite e le paleotemperate hanno valori percentuali
rilevanti con marcate oscillazioni. Una particolarità interessante è rappresentata
dall'affinità fra la flora di Lampedusa e quella delle Egadi in cui hanno un gioco
l'esigua variazione relativa degli elementi rappresentati in maggiore percentuale
come quello mediterraneo e quello cosmopolita.

c AS E o 5 10 15 20 25

L~ bel NUIU +---------+---------+---------+---------+---------+

Alicudi 6-
Strolllbo:>li
Panarea l-
Lipari
Vulcano 2 --
Salina
Ustica 3-
Favignana 4-
Mar•ttirno
L<>vanzo 5-
Lalllpe duea
r.inosa B-
Pantelleda
Lalllpione -12

1:.3 -

H --

9-
10 -

11

7

Fig. 2 - Distanze fra le flore in base all'incidenza percenrual~ dei tipi corologici

CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE

Il complesso delle isole esterne dell'arcipelago siciliano può identificarsi come
un sistema fitogeografico con funzione di espansione per il patrimonio floristica

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