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Fra le entità legnose, fanerofite e nanofanerofite considerate insieme,
prevalgono lievemente sui suoli vulcanici (l 0,03%) rispetto a quelli calcarei
(8,08%). La maggiore diversità si riscontra nelle Eolie (11,70%), la minore a
Ustica (7,88%). Per le camefite si rileva una prevalenza di specie legate agli
ambienti calcarei (7,61 %) rispetto ai vulcanici (6,84%). In particolare, la più
ricca è Marettimo (8,63%) in corrispondenza a una maggiore estensione
dell'ambiente rupestre. Fra le isole vulcaniche, Ustica è la più povera di camefite
ed è anche la meno diversificata rispetto alla morfologia. Le fanerofite (P)
superano di poco il 4% nelle isole calcaree mentre nelle isole vulcaniche si
attestano intorno al 6,84%, percentuale significativamente inferiore rispetto ai
dati generali relativi al distretto siculo (9,7%).

T ab. I-              (o/o)

Tipi biologici        Eolie  Ustica  Egadi   Pantelleria  Pelagie  Tutte le isole
Terofìte (T)          52,43  55,82   52,33   56,50        60,06       50,99
Emicriptofìte (H)     20,52  23,46   19,46   19,50        14,83       21,41
Fanerofìte (P)                        3,81
Camefìte (Ch)          8,05   5,31    7,48    4,70         4,84         5,96
Nano-Fanerofìte (NP)   6,38   4,11    4,09    6,00         7,56         7,42
Geofìte (G)            3,65   2,57                         3,78         3,44
Idrofite (I)           8,97   8,22    12,13   3,50         8,32       10,17
                       0,00   0,51   0,71     9,20         0,61         0,61
                                              0,60

Caratteristiche corologiche

   Gli spettri corologici riportati nella tabella II mostrano come su tutti i
geoelementi prevale di gran lunga quello mediterraneo. Stenomediterranee,
eurimediterranee, mediterranee montane ed endemiche, raggiungono, infatti,
il 72,05% della flora circumsiciliana, mentre nell'intero distretto floristica
siculo, gli stessi gruppi non superano il65% (Di Martino e Raimondo 1979).
Rispetto alla natura dei substrati, nelle isole calcaree il corotipo mediterraneo
è del 77,67% mentre nelle vulcaniche si ha il 70,18%. Il maggiore apporto
differenziale è dato dalle stenomediterranee (calcaree 45,68%; vulcaniche
39,64%). Infatti, le minori percentuali si registrano a Vulcano, Salina,
Stromboli (e verosimilmente anche a Filicudi) che sono localizzate a nord della
Sicilia e dominate da rilievi piuttosto elevati; le massime si riscontrano a
Levanzo (48,62%) e a Lampedusa (48,31 %), a parte Lampione, dove delle 31
specie che costituiscono la stia florula 24, 'incluse 2 endemiche, sono
mediterranee.

   La presenza di entità boreali è esigua (circa 1,45%) e comunque maggiore
nelle isole vulcaniche (1,45%) dove, peraltro, si registrano le quote più elevate.
Le differenze rispetto alle isole calcaree (1,27%) sono tuttavia poco significative.

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