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con una media annua di 495 mm. Complessivamente il clima è di tipo
mediterraneo arido. I venti più frequenti sono quelli da Sud, da Nordovest e di
Nordest.

   La presenza umana è documentata fin dalla preistoria (Tusa, 1983). Oltre
all'insediamento, l'impatto antropico è dato dall'agricoltura e in qualche misura
dalle cave, più attive nel passato. Rimboschimenti a conifere sono presenti a
Marettimo.

   Per quanto attiene al patrimonio vegetale, Marettimo fu studiata da Francini

e Messeri (1956), Favignana e Levanzo da Di Martino e Trapani (1967; 1968).
Atri apporti sono di Maugeri et al. (1979), Ottonello e Dia (1979), Brullo e
Marcenò (1983), Brullo e Pavone (1983), Catanzaro (1984), Garbari (1987),
Cambino (1991).

Pantelleria

   Pantelleria (coordinate: 36%4' e 36°53' latitudine nord, 11 o 54' e 12°0 l'
longitudine est), la più grande (83 Kmq) tra le isole circumsiciliane, rappresenta
la parte emersa di un apparato vulcanico affiorante a 85 Km dalla costa siciliana
e 67 Km dalla costa tunisina. La parte centrale è dominata dalla Montagna
Grande (836 m s.l.m.) originata per sollevamento vulcanico-tettonico. La parte
settentrionale è la più recente ed è caratterizzata da substrati basaltici originatisi
da lave fluide. Nell'isola si trova anche una depressione calderica (specchio di
Venere) alimentata da acque meteoriche e vene termali. Le principali litologie
sono riconducibili a rocce sodatrachitiche (Agnesi e Federico, 1995) e
sodariolitiche, e a basalti e che costituiscono quasi il 90% dell'edificio vulcanico
sottomarino dell'Isola.

   Il clima è del tipo xero-mediterraneo, con interessanti variazioni mieto-

climatiche determinate dalla morfologia. La temperatura media annua è di 18, l oc

con minimi in gennaio (ll,yoC) e massimi in agosto (25,6°C) mentre il valore
delle precipitazioni medie annue si attesta su 408,9 mm, concentrati tra ottobre
e febbraio. I venti spirano in media per 337 giorni l'anno. Predominano i venti
di nordovest, sud, nord, in particolare lo scirocco e il ghibli, spirando da sudest,
trasportano sabbie finissime e arrecano gravi danni all'agricoltura per la forte
intensità.

   Nella preistoria Pantelleria fu centro d'irradiazione dell'ossidiana. Fu poi
abitata ininterrottamente da Punici, Romani e da tu,tti gli altri popoli che
occuparono la Sicilia fino ai giorni nostri. L'attività prevalente è l'agricoltura.

   Dal punto di vista naturalistico l'isola fu esplorata da Calcara (1853) e
successivamente visitata anche da Ross (1906) e da Sommier (1907b) cui si deve
la prima flora completa (Sommier, 1922). Un altro studio floristica completo e
aggiornato è quello di Di Martino, (1962 e 1963) che rappresenta il riferimento

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