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Le affinità fra le flore esaminate sono state valutate anche sulla base dell'analisi
dei gruppi, impiegando come variabili le percentuali attinenti ai singoli
contingenti corologici nella flora di ciascuna isola o gruppo.
Il software utilizzato è SPSS della SPSS Inc.
Il modello adottato per la formazione dei cluster è quello del legame singolo
in cui la distanza tra due cluster è quella minima misurata tra due osservazioni:
d(x,y) = min(dx, dy).
Per la misura della distanza fra i caratteri di ciascuna flora si è adottato il
metodo della distanza euclidea al quadrato: d(x,y) = ~ min(xi-Yi )2
l
Di seguito si riportano le caratteristiche generali di ciascuno dei territori
insulari e delle relative flore con le rispettive fonti di riferimento.
Isole Eolie
L'arcipelago delle Eolie>(coordinate: 38°22' e 38°49' latitudine nord, 14°22'
e 15°09' longitudine est) è costituito da sette isole principali: Lipari (Kmq 37,6),
Salina (Kmq 26,8), Vulcano (Kmq 21), Stromboli (Kmq 12,6), Filicudi
(Kmq 9,5), Alicudi (Kmq 5,2), Panarea (Kmq 3,4), tutte originate da vulcani
formatisi nel Quaternario. Le formazioni di Panarea, Filicudi e Alicudi e alcuni
edifici vulcanici di Salina e Lipari risalgono all'inizio del Pleistocene. Altre parti
di queste due isole e inoltre Stromboli e Vulcano sono riferite al Pleistocene
superiore. Le massime quote altitudinali sono: Salina m 962 s.l.m., Stromboli
m 926 s.l.m., Filicudi m 773 s.l.m., Lipari m 603 s.l.m. (M. Chirico) Vulcano
m 490 s.l.m. (Monte Saraceno), Panarea m 420 s.l.m. (Timpone del Corvo).
Dal punto di vista climatico le Eolie possono essere assimilate alla zona costiera
settentrionale della Sicilia. Le precipitazioni, distribuite in prevalenza nel periodo
autunno-inverno, raggiungono valori medi annui di 600-650 mm. I mesi più
caldi sono luglio e agosto (Temperaturamedia22°-25°C), il più freddo è gennaio
(9-10°C). L'umidità relativa media annua è del 71%. I venti dominanti sono
quelli da nordovest (maestrale) e da sudest (scirocco) (Duro et al., 1996). La
presenza umana è molto antica ma gli insediarnenti stabili risalgono a epoche
diverse nelle diverse isole (Bernabò Brea e Cavalier, 1991). Dove la morfologia
lo consente, si coltivano vite, cappero, olivo, cereali, leguminose, ecc. Una
rilevante causa d'impatto è l'estrazione della pomice a Lipari che, per altro,
nell'antichità fu centro d'irradiazione dcll'ossidiana.
I primi consistenti studi floristici risalgono a Lojacono Pojero (1878), che per
primo pubblicò una flora delle isole Eolie, e a Zodda (1904), al quale si deve un
primo elenco di licheni e muschi.
Censimenti più recenti riguardano Stromboli (Ferro e Furnari, 1968), Vulcano
(Ferro e Furnari, 1970) e Alicudi (Di Benedetto, 1973). Altri dati provengono
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