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La dinamica di una scogliera può riassumersi nelle seguenti relazioni:
   l) barriera allo stato giovanile: Cd/E> l ;
   2) barriera in stato stazionario (steady state): Cd/E= l;
   3) barriera in regressione: Cd/E d,
   in cui Cd è il tasso di deposione del carbonato ed E è l'erosione o tasso di
distruzione a opera degli agenti naturali.
   Sulla base di queste relazioni si può giudicare lo stato di crescita e di salute di
un reef, normalmente espressivo delle condizioni ambientali generali.
   Nelle regioni tropicali i biocostruttori per antonomasia sono i madreporari
coloniali. Gruppi tassonomici diversi dominano quei reefnon ascrivibili alle
barriere coralline. Nelle aree estreme, al limite delle fascia temperato-calda, gli
organismi biocostruttori sono essenzialmente le alghe calcaree e i molluschi
vermetidi. Questi ultimi sono stati per anni oggetto di ricerca, in quanto
componenti normali del paesaggio costiero della parte più calda della Sicilia, e
segnatamente della costa meridionale del Mediterraneo (Badalamenti et al.,
1990a, 1990b, 1992a, 1992b, 1997; Chemello et al., 1990a, 1990b, 1997, 2000;
Dieli et al., 1998, 2000a, 200b, 200 l; Pandolfo et al., 1992, Riggio et al., 1974;
1979). Essi saranno trattati in dettaglio nei paragrafi seguenti.

Generalità sui vermetidi

   l vermetidi sono una tàmiglia di molluschi cenogasteropodi marini, con

abitudini gregarie, capaci di costruire reef La loro distribuzione è cosmopolita e

comprende le acque subtropicali e tropicali con limiti compresi tra i 44" di
latitudine Nord e i 44" Sud.

   Nel Mar Mediterraneo, due specie sono capaci di edificare piattaforme:
Vermetw triquetms (Bivona, 1832) e Dendropoma petraeum (Monterosato,
1892), entrambe caratterizzate da robuste conchiglie rubolari a sviluppo irregolare
cementate tra di loro e strettamente aderenti al substraro roccioso.

Le piattaforme a vermetidi

  Le biocostruzioni a vermetidi si sviluppano in forma di piattaforme orizzontali,
nelle quali la crescita in larghezza supera di gran lunga l'accrescimento in parete.
A questa caratteristica si deve il termine francese di trottoù; usato per primo dal

Quadrefage nella descrizione delk piattaforme di Isola delle Femmine (1854).

   Se si traccia un gradiente latitudinale di distribuzione delle concrezioni
biogeniche costiere, nell'emisfero settentrionale le piattaforme a vermetidi si
collocano a sud rispettivamente delle concrezioni algali (gli encorbeilleme!lfs e le
corniches littomles degli autori francesi) e delle costruzioni a policheti serpulidi e
a nord delle barriere coralline. Nell'emisfero sud ovviamente la distribuzione è

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