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LINEAMENTI DELLA FLORA E DELLA VEGETAZIONE DI MARETTIMO
GIANGUZZI L. & SCUDERLI .
Dipartimento di Scienze Botaniche, Università degli Studi di Palermo, Via Archirajì 38, 90123 Palermo
L'Isola di Marettimo (Fig.l), anticamente nota col nome "Hiera" o "Hieramus", o anche
come "Malitimah" agli arabi, fa parte dell'Arcipelago delle Egadi, i1 quale si sviluppa nel Canale
di Sicilia, ad ovest delle coste trapanesi, comprendendo anche le isole di Favignana e Levanzo e i
due piccoli scogli di Maraone e Formica. Dal punto di vista geomorfologico, si tratta di un
affioramento calcareo-dolomitico del Mesozoico, con numerosi picchi che superano i 500 metri
s.l.m., culminanti nel Pizzo Falcone (686 m). Il temtorio si presenta piuttosto aspro e accidentato
con versanti assai ripidi, spesso corrosi da imponenti incisioni torrentizie, originando un
paesaggio alquanto peculiare e di particolare interesse geolitologico, naturalistico e ambientale.
L'Isola di Marettimo è inglobata nell'ambito di una riserva marina, istituita con Decreto Min.
del 27/12/1991, che si estende all'intero arcipelago, la quale, però, esclude la parte terrestre;
infatti, pur essendo nota per le notevoli emergenze floristiche, vegetazionali e faunistiche, l'Isola
di Marettimo non rientra finora fia le riserve istituite nella Regione siciliana. Ritenuta da vari
studiosi fia i biotopi più interessanti dell'intera Regione mediterranea, essa rientrava nell'ambito
del Piano dei Parchi e delle Riserve naturali della Sicilia (L.R. 98/81 e 14/98), ma a seguito di un
lungo contenzioso, l'iter legislativo che avrebbe portato all'istituzione dell'area protetta è stato
bloccato.
La motivazione di supporto alla sua prevista istituzione recitava testualmente "flora
comprendente 515 entità, con il 97% di comunanza con la flora siciliana. Numerose le piante di
notevole interesse e che non si trovano in Sicilia quali: Bupleurum dianthifolium, Brassica
macrocarpa, Scilla hughii, Daphne oleaefolia (=Daplzne sericea), Periploca angustifolia,
Lagurus vestitus (=L. ovatus var. vestitus) ed Erodium maritimum. Tra le endemiche figurano
specie probabilmente da considerarsi paleoendemismi. La flora ha inoltre il 91% di comunanza
delle sue specie con l'Algeria e 1'87% con la Tunisia. La vegetazione è rappresentata da aspetti
caratteristici di macchia e gariga con diverse facies. L'isola ospita una comunità faunistica
ampiainente diversificata; vanno particolarmente menzionate alcune specie: Hydrobates
pelagicus melitensis, endemismo mediterraneo di cui Marettimo rappresenta una delle due grosse
stazioni, Aquila dei Bonelli (Hieraeetus fasciatus) nidificante, la più importante popolazione
siciliana di Magnanina (Sylvia undata), la lucertola endemica Podarcis wagleriana marettinensis.
Fra gli invertebrati va sottolineata la presenza di alcuni endemismi: i gasteropodi Siciliaria
confinata e Oxichilus denatale e l'insetto Cilindronotus rufloi. Vanno segnalate inoltre probabili
forme geografiche endemiche di Apodemus silvaticus e Crocidura suaveolens".
Su questa base il TAR, con le sentenze no 80211994 e 80311994, ha accolto rispettivamente i
ricorsi del Comune di Favignana e del sign. Spartà Girolamo (per conto di diverse ditte), per
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