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“conoscenza”. Nella luce abbagliante della mattina l’uomo del mare ero
            diventato io. Rais Mommo Solina  non se  n’ebbe,  mi guardò  con i suoi occhi
            intelligenti e buoni, mi pose una mano sulla spalla, “bravo dottore”, poi rivolto
            alla ciurma promise “e stasera birra per tutti!”. Dalle barche si levò un “Evviva”
            e tutti si misero a gridare per la gioia e a battere le mani. “Se nasco un’altra
            volta  –  mi  disse il rais  –  voglio fare il sommozzatore, voglio vedere anch’io
            quello che vede lei”. Ero l’unico in tonnara a cui dava del “lei”, e non importa se
            quella volta mi ero sostituito a lui stravolgendo una tradizione millenaria. Ero i
            suoi occhi.


            NOTE

            Le testimonianze  di rais e  tonnaroti riportate si  trovano in: Ravazza Ninni, Il
            sale e il sangue, Magenes, Milano, 2007

            Una versione più ampia e completa di questo articolo, con la bibliografia, si
            trova in “Dialoghi Mediterranei” (rivista on line) del giugno 2013
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