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ma della tonnara in cui si fa mmattanza si dispone sul fasceddru i livan-
ti, quella“sussidiaria”sul fasceddru i punenti e interviene nella mmattan-
za soltanto se il numero dei tonni è dal rraisi ritenuto considerevole.
Nel corso della campagna di pesca del ‘74 la ciurma (chiurma) di
Formica era composta da 67 tonnaroti, quella di Favignana da 76.
Alle due ciurme si aggiungevano 9 avventizi, pescatori assunti per un
periodo di 40-45 giorni per i lavori di manovalanza generica nel corso
delle operazioni di calatu e sarpatu (v. glossario). I tonnaroti hanno
contratto di lavoro stagionale e pertanto la ciurma potrebbe teorica-
mente rinnovarsi ogni anno; di fatto ogni tonnaroto viene annual-
mente confermato nel suo incarico.
Il rraisi è il capo della ciurma. La sua autorità è difficilmente discu-
tibile ed è il diretto interlocutore dei proprietari della tonnara e del-
l’amministratore. Viene designato nella sua carica da costoro nel for-
male rispetto del consenso della ciurma e delle indicazioni del rraisi
precedente. Seguendo una prassi tradizionale il rraisi, tra i tonnaroti
da lui ritenuti più esperti, sceglie, come suoi consiglieri, due capivad-
dia e tra essi, in particolare, un suttarraisi che riveste maggiore auto-
rità ed è, per consuetudine, designato a succedergli. La designazione
non avviene in maniera totalmente autonoma: il rraisi opera la sua
scelta tra quei tonnaroti che, oltre a mostrare indubbia perizia tecni-
ca, offrano valide garanzie ai proprietari della tonnara.
Di recente istituzione sono due capilega eletti dalla ciurma senza
intervento del rraisi e dei capivaddia. Essi tutelano gli interessi dei lavo-
ratori e protestano i diritti di migghiaratu, l’assegnazione cioè della per-
centuale sul pescato; intervengono, infine, nel discutere l’eventuale
licenziamento di un tonnaroto e l’assunzione di uno nuovo. E’manifesta
la loro ostilità nei confronti del rraisi considerato“servo dei padroni”.
Non ci soffermeremo in questa sede sui contratti di lavoro e sul
particolare tipo di rapporti che intercorrono tra i datori di lavoro e il
rraisi o tra questi ultimi e gli altri componenti della ciurma.
Avvertiamo che l’ordinamento gerarchico reale della ciurma non
risponde perfettamente al quadro schematico ideale che abbiamo
delineato, così come la figura del rraisi non risponde a quella, per
alcuni aspetti leggendaria, del passato.
Di solito si indicano impropriamente con il termine “tonnara” gli
edifici in cui si svolgono i lavori inerenti alla pesca del tonno; è più
corretto, invece, operare all’interno del complesso impianto tecnico
di una tonnara una distinzione tra:

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