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a. la tunnara vera e propria, cioè l’insieme di reti, cavi, ancore etc.
posizionati in mare per la cattura del tonno;
b. i vari locali dove si svolgono i lavori di preparazione e manu-
tenzione degli strumenti di lavoro (reti, imbarcazioni, cavi,
ancore etc.). Questi locali a Favignana costituiscono un com-
plesso edilizio genericamente indicato come u bbagghiu.
All’interno di esso si distinguono: un grande spiazzale, u bbag-
ghiu (ph. 45) propriamente detto; a camparia, ampio magazzi-
no entro cui si preparano le reti; i trizzani, dove vengono tirate
a secco le imbarcazioni per tutto il periodo invernale (ph. 47).

Le tonnare si distinguono in tunnari ô ddrittu e in tunnari i rritornu
a seconda del periodo in cui i tonni vengono pescati. Una tunnara ô
ddrittu, come è quella di Favignana, tiene conto del fatto che i tonni
nel periodo primaverile (aprile-giugno) si avvicinano alle coste pro-
cedendo a branchi, da levante verso ponente, per deporre le uova.
Nella tonnara di Favignana il complesso delle reti si sviluppa in tre
parti strutturalmente indipendenti e funzionalmente correlate:

a. la costa;
b. la cura;
c. l’isula.

2.

10 elsa guggino - gaetano pagano