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Gli otoliti si possono conservare: “a secco” in buste di plastica o
carta oppure in scatole di plastica compartimentate, oppure “in mezzo
liquido” (soluzione di alcool o glicerina).
La preparazione per la lettura, invece, dipende dal metodo di
lettura prescelto; lettura diretta in liquido trasparente per gli otoliti
piccoli e sottili, oppure tramite molatura, bruciatura e sezionamento
per gli otoliti spessi ed opachi.
Per l’osservazione degli otoliti è possibile utilizzare un
microscopio ottico ricordando che se si utilizza un microscopio a luce
riflessa (↓) gli anelli opachi ci appariranno chiari e gli anelli ialini
invece ci appariranno scuri, mentre se si utilizza un microscopio a luce
trasmessa (↑) gli anelli opachi ci appariranno scuri e gli anelli ialini
invece ci appariranno chiari.
Per una corretta lettura ed interpretazione occorre prima di tutto
individuare il primo anello annuale (annulo = banda opaca + banda
ialina).
Le difficoltà nella lettura degli otoliti possono essere dovute alla
presenza di falsi anelli ialini (negli esemplari più vecchi) oppure alla
presenza di anelli di spawning (deposizione) costituiti da una banda
ialina molto larga.
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