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Sembra quindi logico pensare che sia il calcio ionico (libero) e
non quello legato alle proteine che contribuisce alla calcificazione
degli otoliti.
La variazione dei fattori ambientali quali temperatura, salinità,
pH, contenuto ionico, influiscono sulla regolazione del bilancio idrico-
salino del pesce che si riflette, successivamente, nel processo di
calcificazione degli otoliti.
Nelle specie delle regioni temperate è possibile distinguere anelli
(bande) opachi corrispondenti alle stagioni calde durante le quali si ha
una crescita più veloce, ed anelli (bande) ialini corrispondenti alle
stagioni fredde durante le quali si ha una crescita più lenta.
Durante i periodi caldi si ha una maggiore deposizione di calcio
sotto forma di aragonite, mentre nei periodi freddi prevale la
deposizione di otolina.
Così gli otoliti presentano alternanze di bande o anelli opachi e
bande o anelli ialini.
Nei periodi caldi (bande opache) le condizioni ambientali sono
migliori e la crescita è più veloce.
Nelle specie tropicali, invece, non c’è un’alternanza stagionale di
bande opache e ialine.
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