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mediolitorale e l’infralitorale (Pandolfo et al., 1996; Badalamenti et al., 1998). Si
evidenzia così l’importanza della piattaforma nell’aumentare la dimensione, e quindi
la disponibilità di habitat per le specie che riescono ad insediarsi lontano dai loro
biotopi originari (Pandolfo et al., 1996). La componente malacologica è costituita da
circa 46 taxa, tra questi i più rappresentativi sono Mytilaster minimum (Poli, 1795),
Cardia caliculata (Linnaeus, 1758), Pisinna glabrata (Von Mühlfeldt, 1824),
Lepidochitona caprearum (Scacchi, 1836), Patella ulyssiponensis (Gmelin, 1791),
Onchidella celtica (Cuvier, 1817), Eatonina cossurae (Calcara, 1841) e Barlaeeia uni
fasciata (Montagu, 1803) (Chemello, 1989; Chemello et al., 1990; Pandolfo et al.,
1992a,b, 1996) mentre sono stimati 70 taxa per i policheti (Ben-Eliahu, 1975, 1976,
1977a,b; Safriel and Ben-Eliahu, 1991; Badalamenti et al., 1998). Per quanto
riguarda la componente algale, sono stati identificati 129 taxa. A questi oggi vanno
aggiunte due alghe rosse appartenenti alle Bonnemaisoniaceae: Asparagopsis
taxiformis (Delile) Trevisan (Fig. 8) e A. armata Harvey, presenti principalmente nel
bordo esterno del trottoir a vermeti. Per quanto riguarda i crostacei associati al
trottoir a vermeti, possiamo menzionare Pachygrapsus marmoratus (Fabricius,
1787), Eriphia verrucosa (Forskål, 1775) (Fig. 8), Maya squinado (Herbst, 1788) e
Chthamalus stellatus (Poli, 1791).

Fig. 8. Asparagopsis taxiformis (sx, foto di Fabio Russo) e Eriphia verrucosa (dx, foto di Antonio Colacino)

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