Page 8 - tesi_di_Paolo_Balisteri
P. 8

Colonie di Cladocora caespitosa (Linnaeus, 1758) e Coralligeno (Gorgonie)
         (Fig. 5);

Fig. 5. Cladocora caespitosa (sx, foto di Fabio Russo) e Coralligeno (dx, foto di Antonio Colacino)
         Trottoir a vermeti (Fig. 6).

                                 Fig. 6. Trottoir a vermeti dell’Isola di Favignana
L’habitat coralligeno rappresenta uno dei più importanti sistemi costieri del
Mediterraneo in relazione ad estensione, produzione ed elevata biodiversità
(Ballesteros, 2006). Molti organismi marini, vegetali e animali, sono da considerare
biocostruttori, a seguito della loro capacità di accumulare e aggregare gli scheletri
calcarei. Il risultato è una struttura permanente (biocostruzione) che cresce su
diversi tipi di fondo, che può assumere forme diverse ed essere ricca di organismi
fossili estinti da milioni di anni (Laborel, 1987). Le biocostruzioni, aumentando il loro
volume e complessità, caratterizzano il paesaggio subacqueo. L’esempio più vistoso
sono le barriere coralline tropicali che si possono estendere per migliaia di chilometri
(Relini, 2009). Una biocostruzione può essere altamente dinamica, coinvolgere
processi di crescita dello scheletro e delle interazioni biotiche stabilite tra le cospecie.
Possono anche essere inclusi processi di distruzione fisica e biologica. Queste

                                                                6
   3   4   5   6   7   8   9   10   11   12   13