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Materiali e Metodi

         Area di studio
L’area marina protetta delle Isole Egadi, situata di fronte alla costa nord occidentale
della Sicilia, comprende le isole di Favignana, Levanzo, Marettimo e gli isolotti di For-
mica e Maraone. Questa Riserva è un ecosistema marino costiero peculiare, la cui
costituzione deriva dalla necessita di conservare la biodiversità e gli habitat naturali,
in un’ottica di sviluppo sostenibile.
L’area, la cui estensione è pari a circa 523 Kmq, presenta la caratteristica di essere il
primo punto di arrivo per numerosi organismi marini, i cui movimenti sono spesso
collegati con l’andamento della corrente atlantica nord-africana (figura 7).
Tale flusso di acqua atlantica, che giunge in corrispondenza delle Egadi, assume no-
tevole importanza poiché porta il suo carico biologico e modifica a poco a poco la sua
struttura termoalina, di salinità, di plancton e di ittiofauna (Ministero Marina Mercantile,
1982).
La peculiarità di tale area, risiede nelle caratteristiche idrogeologiche, nell’isolamento
dalle coste siciliane avvenuto in tempi geologici differenti nonché la natura geologica
delle tre isole.
La Riserva sorge quindi con la finalità della tutela degli ambienti naturali e del corretto
sviluppo delle aree costiere, con particolare riferimento alla salvaguardia delle risorse
marine e alla regolamentazione della pesca. Il Decreto Ministeriale 27/12/1991 “Isti-
tuzione della Riserva Naturale Marina denominata Isole Egadi” stabilisce al comma f
dell’art. 3, che la riserva persegue “la promozione di uno sviluppo socioeconomico
compatibile con la rilevanza naturalistica paesaggistica dell’area, anche privilegiando
attività tradizionali locali già presenti”.
La pesca artigianale, è sicuramente da considerare un’attività tradizionale, poiché
rappresenta tradizioni e cultura di notevole importanza. Va inoltre considerato che
l’attività di pesca, nel contesto dell’economia dell’arcipelago, occupa una posizione di
preminenza, sia dal punto di vista occupazionale, che per il potenziale produttivo.
Sorge quindi l’esigenza di delineare un valido modello gestionale, che consenta,
esclusivamente in aree ben definite, l’utilizzo di attrezzi selettivi, per il mantenimento
dei livelli di produttività e per la conservazione dell’habitat.
L’esperimento previsto nell’ambito del progetto “Greca” è stato condotto dal 20 Gen-
naio al 10 Giugno 2015, nell’area marina protetta delle Egadi, in collaborazione con
le marinerie di Trapani, Favignana e Marettimo (figura 8).

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