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sperimentazione di queste alternative mediante un appropriato disegno di campiona-
mento nonché la promozione della nuova tecnologia risultante. Tra questi diversi punti,
sicuramente il più ostico è lo sviluppo di modifiche dell’attrezzo da pesca. Questo è
dovuto al fatto che non sempre la soluzione risiede nella modifica della grandezza
della maglia. A volte infatti bisogna sostituire diverse componenti dell’attrezzo o cam-
biare la forma o la misura delle varie parti (Milisenda, 2011).
Le soluzioni tecniche sono conosciute come By-catch Reducer Devices (BRDs). I
BRDs possono essere più o meno complessi, ma il loro successo dipende, larga-
mente, dalle caratteristiche e dalle tipologia di pesca in cui vengono introdotti. Molti
dei dispositivi creati per migliorare la selettività, sono stati ideati soprattutto per un
tipo di pesca molto impattante e distruttiva nei confronti del benthos, ovvero per la
pesca a strascico.
Tra i diversi studi, molti mirano a modificare la grandezza e la forma (a diamante o
quadrata) della maglia della rete per ridurre lo scarto ed aumentare la taglia minima
di cattura. Lucchetti (2008) ha descritto come un sacco terminale fatto da maglie qua-
drate di 40 mm produca uno scarto minore rispetto al sacco tradizionale fatto da ma-
glie a diamante usate in adriatico. Un’altra possibile soluzione che influenza positiva-
mente il by-catch è la circonferenza del sacco terminale. Nel 2011, Sala e Lucchetti
hanno comparato due diversi sacchi terminali con misure differenti della maglia, 48 e
56 mm, e due differenti circonferenze del sacco. Essi, trovarono effetti positivi nella
L50 (lunghezza alla quale il 50% degli individui sono trattenuti) di alcune specie
quando la misura della maglia aumentava. Tale effetto potrebbe essere rafforzato
dall’aumento della circonferenza del sacco terminale (Milisenda, 2011).
Tra le tante soluzioni per il by-catch, nella pesca a strascico, ritroviamo l’uso di griglie
di selezione cioè di griglie composte da barre spaziatrici più o meno larghe che impe-
discono la cattura di tartarughe o altre specie di pesci non volute, e vengono posizio-
nati all’interno della rete prima del secco terminale, in relazione ad una finestra di
fuga. Gli organismi che vengono catturati dallo strascico, vengono guidati da un pan-
nello di rete verso la base della griglia. Qui gli individui abbastanza piccoli per poter
passare tra le barre continueranno il percorso fino al sacco terminale. Le altre specie,
come tartarughe, squali o altri pesci di grandi dimensioni, non potranno passa e sa-
ranno guidati verso una via di fuga situata nella parte superiore della griglia (un esem-
pio è la Nordmøre grid).

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