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Tecniche per ridurre il By-catch e Scarto
Parlando di pesca multi-specifica come quella che avviene nel Mediterraneo, soprat-
tutto in relazione alla pesca a strascico, non è facile trovare soluzioni al problema
dello scarto ([Kelleher, 2005] riporta un tasso di scarto in media del 45-50%). Questo
ha un peso rilevante nel panorama mondiale, in quanto è considerato da molti come
uno spreco delle risorse naturali che contribuisce alla riduzione degli stock che sono
già sovrasfruttati.
In molti stati vi è un intenso lavoro per aumentare la raccolta di dati a bordo dei battelli
commerciali, in modo da standardizzare delle procedure, delle metodologie che pos-
sono ridurre il by-catch. Tale interesse è cresciuto tanto nell’ultima decade,e ciò è
dovuto principalmente a gli elevati tassi di mortalità registrati, per quelle specie che
non sono oggetto di pesca e che le recenti stime valutano aggirarsi intorno a 1,8
milioni di tonnellate per anno (Kelleher, 2005). In relazione alla piccola pesca, il pro-
blema del by-catch risulta meno marcato, infatti attrezzi come tramagli, imbrocco,
nasse e palangari sono stati recentemente identificati come attrezzi aventi un’alta se-
lettività, ovvero permettono di pescare maggiormente quello che il pescatore mira a
catturare. Hall et al. (2000) definiscono due categorie per classificare i metodi con cui
ridurre il by-catch: la gestione dello sforzo di pesca e la riduzione del by-catch medio
per unità di sforzo di pesca. Le politiche di gestione (divieto di attrezzi specifici, in-
staurazione di aree marine protette, chiusure per determinati periodi e di determinate
aree) rientrano nella prima categoria, mentre fanno parte della seconda categoria i
progressi tecnologici degli attrezzi da pesca, le diverse tecniche di pesca così come
la formazione dei pescatori per ridurre il by-catch, la creazione di marchi europei di
qualità ecologica e licenze che incentivano economicamente i pescatori che riducono
il by-catch (Hall et al., 2000; Milisenda, 2011).
Nella zona GFCM gli strumenti utilizzati per la riduzione del by-catch mirano al mi-
glioramento della selettività degli strumenti usati e/o alla chiusura per periodi limitati
di determinate aree dove si concentrano individui al di sotto della taglia minima legale
(nursery areas o nurseries).
Alla base dello sviluppo di soluzioni per ridurre il by-catch c’è senz’altro tutta una serie
di informazioni a contorno che devono essere valutate. Tra queste ritroviamo la quan-
tificazione del by-catch, l’identificazione delle principali specie pescate accidental-
mente e la loro struttura di taglia, lo sviluppo di modifiche negli attrezzi esistenti, la
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