Page 5 - vecchioni_luca_tesi2014
P. 5

mainly for local consumption […]” (Lleonart et al., 2007). Anche a livello Europeo,
tutt'oggi, non c'è una vera e propria definizione; nella direttiva quadro della Politica
Comune della Pesca (PCP Regolamento (UE) 1380/2013), la "piccola pesca" è defi-
nita come: "la pesca praticata da pescherecci di lunghezza fuori tutto inferiore a 12
metri che non utilizzano gli attrezzi da pesca trainati elencati nella tabella 3 dell’alle-
gato I del regolamento (CE) n. 26/2004 della Commissione (2)". Tali pescherecci sono
esclusi da alcune specifiche regole di controllo; ad esempio i pescherecci al disotto
dei 10 metri di lunghezza non sono obbligati a tenere un registro delle loro operazioni
di pesca, ed i sistemi di monitoraggio satellitare sono applicati solo per le imbarcazioni
di lunghezza maggiore o uguale a 12 metri. In termini di performance economica, la
piccola pesca, produce quantità inferiori di prodotto rispetto alle grandi imbarcazioni
da pesca a strascico e a circuizione ma spesso con maggiore efficienza economica
e con minori sprechi in termini di scarto di pesca.
Nel corso delle ultime decadi, “l’evoluzione” delle attività umane lungo le aree costiere
ha modificato la tipicità della professione di “pescatore artigianale”. Tant’è, che l’au-
silio di apparecchiature elettroniche, di attrezzi da pesca pre-confezionati, di attività
lavorative accessorie, ecc. ridefiniscono il target di tale mestiere, in particolare nei
paesi più ricchi. Tuttavia, tale attività, tramandata da generazione a generazione, con-
tinua a conservare un elevato valore culturale e socio-economico nelle diverse comu-
nità costiere, riuscendo a preservare le tradizioni di pesca di quel determinato luogo
e riassumere in maniera più eloquente rispetto a tutte le altre attività di pesca profes-
sionale l’ancestrale relazione tra l’uomo e il mare (Vitale et al., 2011a). Di recente la
Commissione Generale della Pesca per il Mediterraneo (CGPM) ha riconosciuto la
necessità di migliorare le indagini sulla pesca artigianale in Mediterraneo ed in Mar
Nero. Nel novembre 2013 è stato infatti organizzato il “First Regional Symposium on
Sustainable Small‐ Scale Fisheries in the Mediterranean and Black Sea” a Malta pro-
prio per approfondire le diverse tematiche connesse alla pesca artigianale. Uno degli
aspetti rilevanti del Simposio è stata l’attenzione rivolta al coinvolgimento di tutti gli
attori della filiera (amministratori, pescatori, ricercatori, ambientalisti, organi di con-
trollo, consumatori ed altri portatori di interessi) nella definizione di una visione con-
divisa dello stato delle risorse e delle problematiche della pesca e nell’adozione di un
approccio comune allo sviluppo sostenibile della pesca artigianale (Fiorentino, 2014).
A tal proposito, si registrano studi volti a proporre nuovi “approcci gestionali” capaci
di ridurre la pressione di pesca sulle specie target diversificandola su specie di scarso

                                                                                                                                      5
   1   2   3   4   5   6   7   8   9   10