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3.2.ALS 112 Mazara del Vallo (Tp)
ALM 60
Raccoglitrice: Grazia Maria Lisma
Informatori: Nicolò Bono, Matteo Gancitano. Luciano Gancitano
Caratteristiche del punto.
Mazara del Vallo, cittadina di circa sessantamila abitanti della costa occidentale
della Sicilia, sorge a 52 km dal capoluogo di provincia Trapani, alla foce del fiume
Mazarò e dista meno di 200 km dalle coste tunisine del Nord Africa. La lunga costa,
che si estende da Capo Feto (ovest) a Capo Granitola, si presenta bassa e sabbiosa
nella parte più occidentale divenendo poi rocciosa e ricca di insenature nel versante
orientale.
Scalo fenicio, divenne fra il VI e il V sec. a. C. emporio e presidio fortificato dello
stato selinuntino al confine occidentale con il territorio di Lilibeo; venne poi
conquistata dai Cartaginesi (409 a.C.) e in seguito dai Romani. Nel Medioevo fu
occupata (827) dagli Arabi, che ne fecero il centro fortificato di una vasta
circoscrizione amministrativa (Val di Mazara) e le cui tracce sono ancora
fortemente evidenti, oltre che in alcuni monumenti, come la Cattedrale, nel tessuto
urbano del centro storico, articolato nei vicoli e nei cortili della vecchia casbah. I
Normanni la eressero a sede vescovile (1093) e a città regia (nel 1097 Mazara
accolse il primo parlamento normanno di Sicilia), in attiva relazione di commercio
con i porti del Mediterraneo occidentale.
Con gli Svevi Mazara visse un periodo di terrore.
Lo sviluppo economico e il
benessere furono sostituiti da povertà e malcontento, ricomparirono i latifondi e la
popolazione diminuì. Alla morte di Federico II di Svevia e con l’arrivo di Carlo
D’Angiò la situazione non migliorò portando alla Guerra del Vespro del 1282.
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