Page 44 - ATLANTE_LINGUISTICO_SICILIA
P. 44

3.2.ALS 112 Mazara del Vallo (Tp)
                     ALM 60

                     Raccoglitrice: Grazia Maria Lisma
                     Informatori: Nicolò Bono, Matteo Gancitano. Luciano Gancitano




















                          Caratteristiche del punto.

                     Mazara del Vallo, cittadina di circa sessantamila abitanti della costa occidentale

                     della Sicilia, sorge a 52 km dal capoluogo di provincia Trapani, alla foce del fiume
                     Mazarò e dista meno di 200 km dalle coste tunisine del Nord Africa. La lunga costa,

                     che si estende da Capo Feto (ovest) a Capo Granitola, si presenta bassa e sabbiosa
                     nella parte più occidentale divenendo poi rocciosa e ricca di insenature nel versante

                     orientale.

                     Scalo fenicio, divenne fra il VI e il V sec. a. C. emporio e presidio fortificato dello
                     stato  selinuntino  al  confine  occidentale  con  il  territorio  di  Lilibeo;  venne  poi

                     conquistata dai Cartaginesi (409 a.C.) e in seguito dai Romani. Nel Medioevo fu
                     occupata  (827)  dagli  Arabi,  che  ne  fecero  il  centro  fortificato  di  una  vasta

                     circoscrizione  amministrativa  (Val  di  Mazara)  e  le  cui  tracce  sono  ancora
                     fortemente evidenti, oltre che in alcuni monumenti, come la Cattedrale, nel tessuto

                     urbano del centro storico, articolato nei vicoli e nei cortili della vecchia casbah. I

                     Normanni la eressero a  sede vescovile  (1093) e a città regia (nel  1097  Mazara
                     accolse il primo parlamento normanno di Sicilia), in attiva relazione di commercio

                     con i porti del Mediterraneo occidentale.

                     Con gli Svevi Mazara visse un periodo di terrore. 
Lo sviluppo economico e il
                     benessere furono sostituiti da povertà e malcontento, ricomparirono i latifondi e la

                     popolazione diminuì. Alla morte di Federico II di Svevia e con l’arrivo di Carlo

                     D’Angiò la situazione non migliorò portando alla Guerra del  Vespro del 1282.


                                                                                                           39
   39   40   41   42   43   44   45   46   47   48   49