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attraversavano il Golfo di Castellammare. Oggi la numerosa flotta peschereccia è

                     dedita alla piccola pesca costiera che utilizza le reti fisse da posta, i palangari, la
                     "paranza"  o  rete  a  strascico,  il  "cianciolo"  o  rete  da  circuizione,  le  "nasse",  lo

                     specchio e la fiocina sui fondali più bassi, la tradizionale lenza per la pesca a fondo
                     e la traina. San Vito è un paese che negli ultimi anni ha conosciuto un forte sviluppo

                     turistico, incentivato dalla bellezza della costa, dalla contiguità con la Riserva dello
                     Zingaro e dalle molte manifestazioni che scandiscono il calendario locale e che

                     portano un significativo numero di presenze. Per tale motivo l’economia di San

                     Vito si muove nel terreno di tutte le attività correlate alla ricezione dei turisti che
                     affollano il paese dall’inizio della primavera fino ai primi di ottobre. Su questa onda

                     sono  sorti  innumerevoli  strutture  alberghiere,  punti  di  ristorazione  di  varie
                     tipologie, e una ricca offerta di escursioni via mare per soddisfare le richieste degli

                     utenti. Nonostante questa svolta turistica, la marineria ha mantenuto un’importanza
                     non trascurabile, anche perché incentivata dal mercato della ristorazione locale.

                     Inoltre, il porto di San Vito è una sosta frequente per pescherecci appartenenti ad

                     altre marinerie.

                     L’inchiesta

                     L’inchiesta  si  è  svolta  dal  15  al  18  ottobre  2010.  Sono  stata  agevolata  dalla
                     consuetudine  con  gli  abitanti  di  questo  paese  dove  mi  reco  frequentemente  e,

                     proprio per questa ragione, non ho avuto difficoltà nell’individuare gli informatori,
                     senza la necessità di ricorrere ad indagini e colloqui preliminari. L’inchiesta si è

                     svolta  nella  sede  del  circolo  nautico  “Centro  mare  sport”.  Per  la  raccolta  del
                     materiale ho utilizzato un registratore digitale Tascam. La durata delle interviste è

                     di 2 ore e 20 minuti, archiviate in 4 file distinti, già acquisiti all’interno dell’archivio

                     delle parlate siciliane.

                     Gli informatori

                     Per l’inchiesta sanvitese ho chiesto la collaborazione di due pescatori che conosco

                     da tempo.
                     Enzo Battaglia è nato a San Vito Lo Capo nel 1961 in una famiglia di pescatori che

                     vanta una lunga tradizione marinara. Attualmente è armatore di un peschereccio

                     che si chiama “Marco Quinto”.   Franco Lucido è nato a San Vito Lo Capo nel 1962,
                     è armatore del peschereccio “Immacolata”.


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