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ADDUMINARIA: MILLE FALÒ PER FERRAGOSTO
La notte del fuochi a Favignana è quella del 14 agosto. vigilia
dell'Assunta. lesla solenne della Chiesa cattolica, particolar·
mente senhla dai popoli mediterranei.
Nel pomengg.o del14, dopo la csacra. SteSia, quando i sole
volge al tramonto, è un correre •ncessante per l'Isola, un ridere
allegro, un fruscio di fronde e frasche. C'è chi porta i legni sulla
bicicletta, chi a braccia, chi nei portabagagli aperti delle macchi·
ne.
Collaborano alla ricerca ed alla raccolta anche i vecch• e 1
bambini. l pnml scelgono 1posti più adatti per i falò o 111dicano
quelli tradiz1onal1, studiando Il vento e il cielo; 1second• si accon·
tentano d1 segUire l geniton o i fratelli maggiori, raccattando
ramoscelli o quello che cade agli adulti.
Tutti hanno fretta. bisogna far presto. la notte cade veloce in
agosto e Si deve far presto per realrzzare la pira. Questa deve
essere grande, aneggiata, con una buona quanlltà d• rami sec·
ch1, per ottenere una f~amma alta e luminosa. qualche ramo
verde. per farla scoppiettare in allegria, e qualche ceppo più
grande perchè il fuoco duri a lungo.
A sera la cena è veloce: qualcuno si accontenta anche di un
pan1no per non laSCiare il propno falò. P01. dopo le di9Ci. si sente
per l'isola lo sfngotio del legno che brucia scoppettando, le risa
soffocate, i richiami che percorrono i silenzi violab del cielo. Da
un punto all'altro della costa e nelle zone più deserte le fiamme
vincono la notte e allegre gareggiano tra loro: canti di gioia e
grida di esultanza, quando c1 si accorge che npropno falò lancia
verso a cielo le hamme più alte.
A mezzanotte tutti i fuochi sono OrTnaJ accesi allora, lascian·
do a guardia i più anziani, si corre con ogn1 mezzo per l'isola per
andare a vedere l falò più lontani o quelli tradizionalmente più
celebrati.
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