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occidentale), il secondo, calcare del lias inferiore rappresentata da
            calcari dolomitici compatti bianco grigiasti di piattaforma

            carbonatica con consistenza variabile da quella cristallina a quella
            farinosa, (costa orientale)  mentre la dirupata scogliera orientale
            nordica è di dolomia triassica.


                   La formazione dell’arcipelago avvenne in seguito a movimenti
            di abbassamento e innalzamento delle acque dei quali resta traccia

            nelle rocce sedimentarie  (tufo  –  roccia sedimentaria  piroclastica,
            formatasi dalla compattazione di ceneri, lapilli e scorie vulcaniche

            con strati di fossili, nelle alterne vicende di milioni di  anni), nella
            calcarenite e nei fossili rinvenuti sulle isole; per esempio, la presenza

            come fossile-guida dello strombus-bubonius indicatore di acque
            calde, e a Levanzo si è trovato qualche esemplare di questi, il conus
            ermineus, bursa scrobilator, mitra nigra.


                   In un ipotetico anno intero di vita (365 giorni) del Pianeta Terra

            che ha la veneranda età di 4.650.000.000 di anni, collocando la sua
            data di nascita al 1° gennaio, Marettimo formatasi circa 600000 anni
            fa, nel pleistocene (da 1800000 a 16000 anni fa, in questo periodo il

            mare si è abbassato e innalzato anche di 140 metri) è isola solo da
            circa 68 minuti; Levanzo e Favignana formatesi nell’olocene (da

            16000 anni fa ad oggi) sono isole da circa 55 secondi. Marettimo è
            più “isola” delle altre e questa prolungata insularità ne ha fatto una
            sorta di piccolo esempio di – Galapagos – nostrano.


                   L’isolamento genetico delle popolazioni che vi rimasero
            intrappolate ha fatto si che si evolvessero e sopravvivessero rarità

            flogistiche testimonianza di ambienti vecchi di centinaia di migliaia
            di anni. Ricca e varia è la fauna marina litorale di tutte le isole Egadi.

            La notevole varietà di aspetti che la morfologia dei fondali presenta
            lungo le coste crea infatti  habitat favorevoli a un gran numero di
            specie bentoniche o comunque frequentatrici dell’ambiente litorale.


                   Le Egadi sono  abitate sin dalla preistoria; e qui, il turista può

            disporsi ad impersonare l’uomo primitivo; intimità con la natura,
            ritorno all’età preistorica, ed a Levanzo non è molto difficile, basta

            introdursi nella Grotta del  Genovese, la grotta è una porta aperta
            negli abissi del tempo.
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