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Nel paleolitico Levanzo e Favignana erano unite da uno stretto
ponte di terra tra l’attuale Cala Dogana e San Nicola a Favignana,
come si riscontra dall’esame delle isobate risulta chiaramente che
circa 10000 anni fa il livello del mare era presumibilmente veritiero
a meno -33 metri, quindi sia Levanzo che Favignana erano
congiunte alla terraferma, piattaforma emersa e Favignana a sua
volta con la costa fra Trapani e Marsala cui la profondità non supera
i 13 metri.
Dopo gli uomini preistorici vi è un vuoto di cui non si conosce
ciò che avvenne. Intorno al 6000 a.c. il mare riprese la sua crescita e
Levanzo e Favignana divennero due isole (i primitivi che allora vi
abitavano non conoscendo l’arte della navigazione si estinsero) e per
circa 3000 anni le uniche voci restarono quelle del vento, del mare,
degli uccelli e dei piccoli mammiferi.
Dall’Odissea di Omero…..ai Saraceni
Si ritorna a parlare delle isole Egadi nell’Odissea (libro IX) in cui
Omero fa approdare Ulisse nell’isola delle capre, (Aegades o Aegusa)
e per i Romani (capraria).
Forse i primi veri abitanti di questa parte della Sicilia furono i
Feaci (navigatori) e i Lestrigoni (agricoltori) venuti dall’Epiro.
Verso il 1200 a.c. vennero in Sicilia i Sicani, i Siculi, i Fenici con
Ercole Tebano lasciarono una colonia nell’isola di Mozia ed a
Favignana (una necropoli è stata scoperta in contrada S. Nicola) e
datata circa VIII secolo a.c. e dal ritrovamento di un’ancora ovale e
dalla raffigurazione in una grotta di una nave con invocazione
fenicia a Samek (iside); del periodo punico, tracce tra Calazza e
S.Nicola di due tombe d’età tardo-ellenistica, una intera necropoli
ellenistica e iscrizioni fenicio-puniche risalenti al 1° secolo a.c.. I
primi Greci che approdarono in Sicilia ed anche nelle isole Egadi
furono i Cumani, corsari e ladri di mare.
Nel 415 a.c. gli Ateniesi si affacciano in Sicilia per strapparla ai
Cumani con alterne vicende e a questo punto i Siciliani chiedono
aiuto ai Cartaginesi, che subito iniziarono l’invasione della Sicilia e