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probabilmente si insediarono anche a Mozia e Favignana, l’invasione
            delle  truppe cartaginesi avvenne sotto  il comando di Annibale

            Giscone nell’anno IV della 92^ olimpiade, cioè circa l’anno 404 a.c..

                   Le isole Egadi vengono prepotentemente alla ribalta nell’anno

            249 a.c. quando la flotta romana che teneva l’assedio del lilibeo con i
            consoli C.A. Regolo e  L.M.  Vulso fu pesantemente sconfitta dalla
            flotta punica di 50 navi al comando di Annibale; subito dopo negli

            anni a venire, la flotta cartaginese comandata da Annone accorreva
            a vele spiegate, proveniente dall’isola di Marettimo verso Trapani

            per liberare l’esercito di Amilcare Barca e portare i rifornimenti al
            corpo di spedizione bloccato sul monte Erice, ma in prossimità di

            Levanzo la flotta fu intercettata dai Romani al comando di Lutazio
            Catulo che la distrusse completamente, ponendo fine così alla Prima
            Guerra Punica con la pace del 241 a.c.. Anche nella Seconda Guerra

            Punica 219-201 a.c. le acque antistanti l’isola di Levanzo e Favignana
            furono teatro di diverse battaglie.


            Da questo momento storico ebbe inizio l’espansione imperiale di
            Roma.


                   Alla fine delle guerre puniche circa 200 grandi navi
            affondarono in queste acque, fu uno scontro epico tra le due flotte

            più potenti del mondo allora conosciuto.

            In tutto questo tratto di mare che si estende dalla costa di Levanzo a

            Favignana, a Marsala, all’isola di Mozia,  a Trapani; tanti sono i
            reperti archeologici che sono stati ritrovati, recuperati, conservati

            ed esposti in musei archeologici del luogo: anfore, ancore, pezzi di
            nave più o meno intatti e ricomposti con certosino lavoro di
            restauro; altri reperti in  epoche passate sono stati trafugati

            illegalmente e tanti ancora sono li sul fondo del mare a pochi metri
            di profondità custoditi e visitabili con percorsi subacquei

            archeologici guidati; e altri ancora da scoprire.


                   Per tutto il tempo a venire quando Vandali, Bizantini, Arabi,
            Normanni,          Svevi,      Angioini,       Aragonesi,        Turchi,       Spagnoli        si
            sostituivano cruentemente  nel dominio di queste aree, le Egadi
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