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Gli spagnoli dominarono la Sicilia e le isole Egadi per più di 400
                                                         anni.


                   Nelle grotte di Favignana sono state rinvenute piccole edicole,
            iscrizioni e stemmi spagnoli, che ebbero chiara spiegazione nel 1850

            dal dottissimo Canonico della Cattedrale di Palermo il reverendo
            padre Uddulena, detenuto nell’isola di Favignana dal Governo
            Borbonico per  affari politici. Nel  1735 l’infante Carlo di  Borbone si

            assise sul trono del Regno delle due Sicilie ed anche questi (i
            Borboni) non furono certo di buona condotta e ne sono valide

            testimonianze le carceri  di Favignana e Marettimo; nel 1820
            Guglielmo Pepe fu imprigionato nella fossa di Marettimo e nel 1858

            Giovanni Nicotera con  altri della spedizione di Carlo  Pisacane fu
            rinchiuso nel Castello di S. Caterina a Favignana.


                   Nelle isole Egadi persino Napoleone vi fece una  “puntatina”
            nell’anno 1798.


                   Intorno al 1856 i Pallavicino-Rusconi tentarono di vendere allo
            Stato le isole Egadi; le tonnare nel 1859 le ebbe un certo Giulio

            Drago di  Genova, ma  in  quel periodo  morì  l’ultimo erede dei
            Pallavicino e le tonnare passarono ai Durazzo di Genova e alla
            famiglia Rusconi di Bologna; tuttavia ne rimasero legittimi

            proprietari sino al 1874, allorchè con atto del 7 marzo, le isole e i loro
            mari con le tonnare, i Pallavicino e i Rusconi le cedettero in vendita

            a Ignazio Florio senior, grande imprenditore, per la  somma in
            contanti di Lt. 2.750.000, (prima erano state offerte ai Pastorini di
            Genova che però furono preceduti nella firma dai Florio); quando il

            nome dei Florio si lega  a  quello delle isole Egadi, e da questo
            momento si può dire che inizia la storia moderna di Levanzo e delle

            isole Egadi.

                   Già si profilava la concorrenza delle tonnare spagnole,

            portoghesi e tunisine, ma  con tutto ciò le Egadi con le tonnare
            erano un buon investimento. Le tonnare di Favignana e Formica

            erano le più produttive del Mediterraneo, i Florio vi crearono anche
            stabilimenti di lavorazione di prodotti ittici. Le tonnare sono

            importanti per la pubblica  economia di queste isole sin dal  1453,
            quando divennero titolo di baronia.
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