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furono famose per il loro  valore strategico, situate al centro del
            bacino del Mediterraneo.


                   Così finita la dominazione Cartaginese la Sicilia divenne
            provincia romana e venne oppressa e sfruttata dai pretori romani; i

            ricordi di questo periodo sono scarsi; c’è qualche traccia a Favignana
            le vasche di Garum in contrada S. Nicola, a Marettimo dei ruderi nel
            piano delle Case Romane I°  e II° secolo a.c., a Levanzo le vasche di

            Garum in contrada Cala Minnola.


                   Caduto l’Impero Romano, le Egadi passarono nelle mani di
            Genserico, re dei  Vandali circa l’anno 440, finchè nel  551 furono
            cacciati dai Bizantini a loro volta estromessi nell’827 dai Saraceni,

            arabi musulmani, che dispoticamente governarono la Sicilia.  Dei
            Saraceni ci sono diversi ruderi che ancora esistono: a Favignana in

            zona Torretta, in zona S.Caterina e in zona  S.Leonardo  (poi
            trasformati in castelli); a Levanzo nel Pizzo Torre; a Marettimo a

            Punta Troia; attorno al 900 d.c..

            Da questo momento le isole Egadi condivisero le sorti della Sicilia.


                                        Dai Normanni…..ai Pallavicino

                   Agli inizi del 1061 i Normanni intendono liberare la Sicilia dal

            dominio Saraceno e restituirla alla Chiesa di Roma; fra il 1077 e 1090
            i Normanni di Ruggero I° riuscirono a liberare dai Saraceni la Sicilia

            e queste isole, facilitati anche dalle lotte intestine che assillavano i
            tre emirati arabi: ad Enna  (Ibn Al-Awas) a Mazara e Trapani
            (Abdullah Ibn Haukal) a Catania e Siracusa (Ibn Al-Timnah).


                   Durante il periodo dei Normanni nel 1120 Ruggero II° con editto

            regio stabiliva la fortificazione di Favignana trasformando le torri
            arabe in fortezze e così in Favignana furono costruite le fortezze di

            S.Caterina, S.Leonardo, S.Giacomo.

                   Ruggero II° morì nel 1154  (e fu sepolto nella Cattedrale di

            Palermo assieme alle spoglie della figlia Costanza e del marito di lei
            lo Svevo Enrico (o Arrigo) VI° e il figlio di entrambi Federico II° Re di
            Sicilia e del Sacro Romano Impero); alla guida del Regno di Sicilia

            successe il figlio Guglielmo I° detto il Malo, a cui succedette il figlio
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