Page 99 - MARE_DELLE_EGADI
P. 99

Il primo punto
                                                                                              (profondità: 63.1).

                                                                                              Il secondo punto
                                                                                              (profondità: 65.0) si
            In merito alla rotta seguita va fatta la con-  aggressione più immediata data la minore
                                                                                              presenta come un gruppo
            siderazione che sia che la flotta romana  distanza. In questo caso, lo schema ipo-  di tre elementi di natura
            fosse a Aegussa sia che fosse a Phorbantia,  tizzato concorderebbe anche con la circo-  non definibile ma in una
            nome peraltro mai riportato dalle fonti,  stanza riferita da Polibio secondo cui: “…  giacitura anomala rispetto
                                                                                              a quella del substrato.
            la rotta seguita doveva avere la partenza  I Cartaginesi ammainarono le vele prepa-
            dalla costa orientale di Hiera in quanto  randosi allo scontro con le navi romane  Il terzo punto
            arrivando da Cartagine le navi puniche,  che venivano incontro” e quindi si pre-  (profondità: 55.9) si
            con il regime eolico delineato, là soltanto  sume in direzione frontale o quasi.   presenta come un
                                                                                              elemento di natura non
            avrebbero trovato un ridosso sicuro e am-  Infine, la correlazione fra gli storici forni-  definibile e in forte
            pio per tutta la flotta.                  sce un computo delle navi che hanno par-  rilievo.
            Inoltre la rotta doveva essere necessaria-  tecipato alla battaglia. Infatti Polibio spe-
            mente quella a nord di Phorbantia sia per  cifica che le navi romane da battaglia,
            problemi di vento sia perché sapevano    quinqueremi a vela, furono 200 mentre
            della presenza della flotta romana nell’a-  quelle puniche erano navi da guerra cari-
            rea, per cui infilarsi nello stretto fra Phor-  cate con beni di consumo da inviare alle
            bantia e Aegussa, ampio 1,7 mgl, li avreb-  truppe cartaginesi. Cassiodione specifica
            be esposti consapevolmente a un agguato  che erano 250. Di queste 50 affondaro-
            con conseguenze molto probabilmente a    no e 70 furono catturate e probabilmente
            loro non favorevoli. Incerto invece è l’ap-  condotte presso Lylibaeum occupata dai
            postamento della flotta romana. Infatti vi  Romani. In tale ottica si inquadrerebbe il
            sono due ipotesi: la prima è che la flotta  ritrovamento della nave punica di Marsa-
            romana fosse appostata a ridosso di Ae-  la a opera di H. Frost. Considerate infatti
            gussa, per cui a circa dieci miglia da Hie-  le correnti e il luogo presunto dello scon-
            ra, lungo la rotta per Erice, questa entra-  tro veniva più agevole indirizzare e/o ri-
            va nel cono ottico delle navi puniche e  morchiare le navi catturate verso Lyli-
            quindi avrebbe impiegato almeno 1 ora    baeum per cui è ipotizzabile che una o
            per tagliare la strada alla flotta punica e  più navi mal ridotte potessero per esem-
            aggredirla, essendo i Cartaginesi impediti  pio affondare o, più probabilmente insab-
            a virare a 180° in quanto la direzione del  biarsi lungo quella rotta.
            vento e la tipologia delle vele (quadre) non  Inoltre la considerazione che il livello eu-
            lo consentivano. In tal senso però va rile-  statico era inferiore di circa m -1,5 rispet-
            vato che l’individuazione della flotta pu-  to all’attuale induce a ritenere che qual-
            nica da Aegussa (Favignana) era subordi-  che nave possa essere stata spinta voluta-
            nata alla visibilità che, in presenza di fo-  mente su un’area di secca per salvare alme-
            schia, improbabile quel giorno, e data la  no il carico e successivamente abbando-
            distanza (almeno 12 km), avrebbe potuto  nata. Tale area potrebbe inquadrarsi age-
            essere problematica anche per una vedet-  volmente nel settore esterno della laguna
            ta posta in alto.                        di Mothia, prospiciente Isola Lunga.
            La seconda ipotesi invece prende le mosse  Sulla base delle considerazioni preceden-
            dai rinvenimenti nel tempo di numerosi   ti è stata localizzata a nord-ovest di Ca-
            resti di ancore di eguale tipologia a nord-  po Grosso, a Levanzo, un’area entro la
            est di Phorbantia. Se tali ancore fossero  quale si ritiene che possa essere avvenuto
            appartenute a quella flotta romana l’ag-  lo scontro.
            guato sarebbe stato improvviso e in ogni  In quest’area, analizzata mediante side
            caso si sarebbe verificato nella stessa area  scan sonar solo marginalmente e solo par-
            dell’ipotesi precedente ma con possibilità  zialmente, sono stati rilevati alcuni punti
            di avvistamento decisamente più sicura e  a cui allo stato attuale non è possibile at-




            Piero Merk Ricordi                                                                100
   94   95   96   97   98   99   100   101