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Da Santa Caterina alla Colombaia di Giuseppe Romano

         Michelangelo, 40 anni di Palermo, giardiniere; 18) Gioacchino Crocilla fu Calogero, 45 anni di San
         Cataldo (CL), scrivente; 19) Antonio Conigliaro, fu Francesco, 29 anni di Carini (PA), panettiere; 20)
         Giovanni Fragalà fu Orazio, 37 anni di Campofranco; 21) Giuseppe Falzone di Don Francesco, 41 anni
         di Pietraperzia; 22) Giuseppe Di Francio fu Giovanni, 46 anni di Caltagirone, panettiere; 23) Calogero
         Gattuso fu Giuseppe, 30 anni di Ciminna, calzolaio; 24) Don Benedetto Girardi di Don Domenico, 40
         anni di Partitico, possidente; 25) Stefano Giallombardo di Luciano, 29 anni di Borgetto (PA), custode di
         bestiame;26) Alessandro Gioscio di Michele, 32 anni di Colvello (Basilicata), villico ex militare; 27)
         Angelo Gambino di Pietro, 40 anni di Carini, bordonajo; 28) Stefano Incaviglia, "altrimenti detto Inglese"
         fu Vincenzo, 44 anni di Favignana, villico ex artigliere litorale; 29)Giuseppe Ingrassia fu Giuseppe, 49
         anni di Favignana, villico e soldato di dotazione; 30) Domenico Iannelli fu Gaetano, 58 anni di
         Casteldaccia (PA), possidente; 31) Giuseppe Lombardo fu Francesco, 37 anni di Termini Imprese,
         fornaio; 32)Filippo De Lucia di Onofrio, 34 anni del Comune del Palco, giardiniere; 33) Filippo Lombardo
         di Don Michele, 28 anni di Palermo, soldato del disciolto Battaglione Valle Palermo; 34) Rosario Minardi
         fu Ignazio, 49 anni di Modica, campagnolo; 35) Saverio Mascari fu Paolo, 45 anni di Termini Imprese,
         padrone di bastimento; 36) Simone Marino di Paolo, 25 anni di Sciacca, villico; 37) Gandolfo
         Monteleone, fu Ignazio, 41 anni di Polizzi, borghese; 38) Cosmo Pellegrino fu Giacomo, 29 anni di
         Messina, calzolaio; 39) Giuseppe Patti Beninghella fu nMichele, 41 anni di Favignana, villico ex artigliere
         littorale; 40) Don Vincenzo Pace, di Alberto, 33 anni di Trapani, suddiacono; 41) Giuseppe Lo Piccolo fu
         Silvestre, 35 anni di Palermo; 42) Matteo Russo fu Mariano, 30 anni di Polizzi, villico; 43) Giovanni
         Roccaforte di Gaspare, 33 anni di Palermo, capraio; 44) Ignazio Scarcella di Marco, 47 anni di
         Favignana, trafficante; 45) Antonio Signorino fu Paolo, 42 anni di Trapani, fornaio; 46) Giuseppe
         Gaetano Scala di Vincenzo, 40 anni di Palermo, molinaio; 47) Rocco Soldano di Don Adamo, 34 anni di
         Piana dei Greci, falegname; 48) Giorgio Terranova fu Marco, 48 anni di Ragusa, villico; 49) Michele
         Torrente fu Giacomo, 30 anni di Favignana, marinaio; 50) Michele Zurlo fu Francesco, 46 anni di
         Deliceto (FG), un tempo militare; 51) Gaetano Mustica fu Don Giuseppe, 27 anni di Palermo, ex
         caporale della 2^ Compagnia Volontari Valle Palermo; 52) Vincenzo Lanza di Salvatore, 32 anni di
         Palermo, caporale del disciolto Battaglione Valle Palermo; 53) Baldassare Mazza fu Vito, anni 32 di
         Licata, pastaio; 54) Giuseppe De Luca fu Gennaro, 33 anni di Favignana, falegname; 55) Giuliano
         Vitale di Faro, 31 anni di Cinisi, suonatore di violino; 56) Don Salvatore Terzo fu Paolo, 43 anni di
         Monreale, sartore; 57) Michele Umano di Ignazio, 40 anni di Grammichele, fornaio; 58) Alberto Amico
         fu Francesco, 47 anni di Calatafimi, molinaro; 59) Filippo Battiali fu "Mastro Santo", 40 anni di Paternò,
         fornaio; 60) Michele Bersaglia fu Michele, 41 anni di Palermo, venditore di caci; 61) Giuseppe
         Tumminello di Rosario, 31 anni di Comiso, campagnolo; 62) Andrea La Rocca fu Giovanni, 27 anni di
         Bordonaro, macellaio; 63) Luigi Giunta fu Gaspare, 40 anni di Piazza, paratore; 64) Michele Faja fu
         Innocenzo, 28 anni di Palermo, insalataro; 65) Francesco Paolo Di Franco fu Ignazio, 42 anni di Nicosia,
         fornaio; 66) Giuseppe Tumminello fu Pietro, 41 anni di Cefalù, allora soldato;

Nel citato rescritto dell'11 aprile si legge:

         "La Commissione straordinaria decida inappellabilmente, e la sentenza si esegua nel termine di
         ventiquattr'ore, senza bisogno di attendere la sovrana risoluzione di S.M." La causa avveniva a porte
         chiuse e dopo il dibattimento, il 9 settembre 1829, la Commissione emise la sentenza, con la quale, a
         voti unanimi, condannava: Isidoro Alessi, Giuseppe Ragusa e Cosmo Cambria alla pena di morte col
         laccio sulle forche ed alla multa di ducati tremila ciascuno; Nicolò Saulle e Michele Zurlo, che già si
         trovavano condannati all'ergastolo, alla pena di morte e alla multa di mille ducati ciascuno. Francesco
         Ciulla, Vitaliano La Canna e Giuseppe Ingrassia al terzo grado di ferri per 20 anni;Giuseppe De Luca,
         Giovanni Spina e Felice Pavia al terzo grado di ferri per 24 anni; Calogero Gattuso, Alessandro
         Gioscio e il suddiacono Vincenzo Pace (già recidivi) al quarto grado di ferri per 25 anni; Baldassare
         Mazza e Giuliano Vitale (anch'essi recidivi) al quarto grado di ferri per anni 28; Giuseppe Tumminello
         fu Pietro, Michele Faja, Alberto Amico e Giuseppe Di Franco, alla pena del primo grado di ferri per
         anni 7, Giuseppe Tumminello di Rosario, già condannato all'ergastolo, ad una più severa restrizione
         (sic!).
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