Page 24 - e venne il vento
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Della guerra e deli' immediato dopoguerra ricordo soprattutto       sulla via del ritorno a Mazara. Era il 16 Dicembre 1960: la
le code davanti ai negozi di alimentari, ognuno con la propria      notte l'Andromeda andò ad arenarsi a tutta velocità sulla costa
tessera annonaria e con la propria fame silenziosa che stringe-     di Lampedusa per ragioni ancora sconosciute: qualcuno disse
va lo stomaco in una morsa. Mia madre mi diceva che, per chi        che era stato per il maltempo; qualcuno diede la colpa ad
aveva possibilità economiche, c'era la borsa nera, ossia un         un'avaria; qualcuno disse che il capitano e il macchinista si
commercio illegale di prodotti alimentari fatto da gente che si     erano distratti perché giocavano a carte e non si accorsero di
arricchiva sulla pelle degli altri. Ricordo però che la liberazio-  essere vicini all'isola. Certo è che fu una disgrazia enorme
ne fece perdere alla gente quell' espressione luttuosa che aveva    perché morirono 13 uomini di equipaggio su 16 e tra questi
portato addosso per anni e, pur nelle difficoltà, rinacque la       c'era il favignanese Francesco Abbione che aveva solo 31 an-
speranza. Ricordo con emozione il giorno in cui nei locali          ni. La famiglia Abbione ha dato al mare un grosso tributo per-
pubblici e nelle scuole vennero tolte le immagini del Re e di       ché, 30 anni dopo la disgrazia dell'Andromeda, un altro mem-
Mussolini. Nel 1950, a 27 anni mi sono sposato e, nel giro di       bro della famiglia, Angelo, è morto in un naufragio. Gli altri
pochi anni, ho avuto 6 figli. Non era facile mantenere una fa-      tre uomini dell'Andromeda si salvarono perché gettarono a
miglia così numerosa ed ho dovuto cercare un lavoro meglio          mare dei materassi e vi si misero sopra e questo impedì che si
retribuito. Sfruttando la mia esperienza mi sono imbarcato su       sfracellassero sugli scogli.
pescherecci di pesca ai banchi. La ditta Battistella di Mazara
era proprietaria di molte belle barche come la Maria Serena, la         Dopo questa disgrazia non me la sono più sentita di restare
Caterina Quinci, il Mistral e l'Andromeda. A quei tempi il ma-      imbarcato e sono tornato a Favignana. Ho provato ad adattar-
re non era sfruttato come oggi e si guadagnava bene. Ma anche       mi a qualsiasi lavoro ma non riuscivo a raggranellare il neces-
questa volta il destino ha voluto che non fosse una scelta defi-    sario per mantenere la famiglia. Era il tempo in cui molti emi-
nitiva, per cui a volte penso che la mia vita è stata un roman-     gravano, attratti dali' idea del posto fisso in fabbrica e così nel
zo. Mi sono licenziato a causa della disgrazia del naufragio        1962 decisi di andare anch'io a Torino. In fabbrica mi sono
dell'Andromeda che mi ha sconvolto. Era il dicembre del             trovato bene e mi sono ambientato subito: per uno come me,
1960 e con il mio peschereccio mi trovavo a Sfax in attesa di       abituato a lavorare senza orari e senza riposi, la fabbrica era
recarci sul luogo di pesca. Anche l'Andromeda si trovava a          un altro mondo ma il problema di mantenere la famiglia resta-
Sfax con il compito di fare il giro dei pescherecci della           va perché con una paga mensile di circa 80.000 lire al mese
Compagnia, ritirare il pescato e portarlo a Mazara. A m~­           non potevo mantenere me stesso e la famiglia a Favignana.
va piacere incontrare l'equipaggio dell'Andromeda perché            Dopo due anni ho capito che era inutile fare sacrifici e stare
c'era imbarcato un favignanese, inoltre ogni volta che ci in-       lontano dai miei affetti per non concludere nulla e così sono
contravamo ci scambiavamo doni come pane fresco o tabacco.          tornato a Favignana. In quegli anni la tonnara di Favignana
Appena il tempo è stato favorevole ci siamo recati sul posto di     lavorava alla grande e assicurava ali 'isola una buona econo-
pesca. Dopo poco arrivò l'Andromeda che ritirò il nostro pe-        mia. Chiesi aiuto a mio zio Borbone che era impiegato allo
scato come aveva già fatto con gli altri pescherecci e si avviò     Stabilimento Florio e mi fece avere un posto come tonnaroto,
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