Page 4 - sapore_di_mare
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da secoli dal rito della mattanza, la
                                                                               pesca del tonno che è insieme una
                                                                               sorta di sagra corale, di preghiera,
                                                                               di  canto,  con  reminiscenze  ance-
                                                                               strali  vecchie  di  millenni.  Per  de-
                                                                               cenni in tarda primavera arrivava-
                                                                               no  nelle  acque  delle  Egadi  nume-
                                                                               rosi  branchi  di  tonno,  venuti  per
                                                                               fecondare le miriadi di uova semi-
                                                                               nate in mare dalle femmine. I pe-
                                                                               scatori li aspettavano e preparava-
                                                                               no  un  sistema  di  reti  e  di  ancore
                                                                               nel  quale  i  tonni  restavano  loro
                                                                               malgrado  prigionieri  per  essere
                                                                               spinti fino alla camera della morte,
                                                                               a maglie strette e robuste, dove a
                                                                               centinaia  venivano  finiti  nel  corso
                                                                               della cerimonia della mattanza, un
                                                                               rito  sanguinoso  che  vedeva  il  suo
                                                                               sacerdote nel rais, il capo della pe-
                                                                               sca,  in  grado  di  anticipare  l’arrivo
                         Un’istantanea di Cala Rossa a Favignana               del branco e che dava il segnale di
          gestivi, vero paradiso per i subac-       Una    delle   meraviglie   conclusione del rito, quando anche
          quei e per tutti coloro che amano il   dell’isola, Cala Rossa, si trova lun-  l’ultimo  tonno  moriva  e  il  mare  si
          mare e le sue magiche atmosfere.   go  la  costa  orientale  ed  è  una   tingeva  del  rosso  del  sangue  di
          Questi  sentieri,  incorniciati  dalla   strepitosa caletta in cui le rocce si   migliaia di pesci. Ma anche questo
          tipica  vegetazione  mediterranea,   gettano a capofitto su un mare co-  rito,  questa  battaglia  tra  l’uomo  e
          tra  fichi  d’india,  bouganvillee  e  o-  lor  turchese  dalle  sfumature  can-  la  natura,  nel  corso  degli  ultimi
          leandri,  si  incuneano  lungo  le  pit-  gianti, così chiamata probabilmen-  anni  è  venuta  meno  a  causa  della
          toresche cave di tufo che per secoli   te perché fu teatro delle sanguino-  mancanza  dei  tonni,  che  vengono
          hanno permesso di estrarre i “can-  se battaglie tra Romani e Cartagi-  uccisi  con  metodi  “industriali”  dai
          tuna”,  i  blocchetti  di  pietra  con  i   nesi nel corso delle quali l’acqua si   pescherecci  giapponesi  prim’an-
          quali sono state erette le abitazioni   tinse di rosso per il troppo sangue   cora che possano giungere da que-
          delle Egadi, ma anche di tante al-  versato. Altre meraviglie si trovano   ste parti, spesso ancora non giunti
          tre località della Sicilia, e che oggi   a  nord-ovest,  verso  la  Punta  del   all’età  adulta,  interrompendo  così
          sono ridotte ad una serie di cunico-  Faraglione, nei cui pressi si aprono   un equilibrio vecchio di millenni.
          li,  in  parte  incorniciati  dal  verde e   due  belle  grotte  ricche  di  stalattiti   L’unico  vero  centro  abitato
          dai  fiori  con  un  notevole  effetto   e  stalagmiti;  ancora  oltre  ecco   dell’isola  prende  il  nome  stesso  di
          scenico che li rende simili a giardi-  Punta  Sottile,  caratterizzata  da  un   Favignana e sorge in un’insenatura
          ni  sotterranei,  e  in  parte  sprofon-  faro  candido,  Cala  Rotonda,  uno   detta  Cala  Principale,  sulla  quale
          dati sotto terra in un dedalo di cor-  dei  siti  più  frequentati  dai  sub,  e   prospetta la grande tonnara, note-
          ridoi  oscuri  in  cui  ignoti  scalpellini   Cala Azzurra, con una delle spiag-  vole  esempio  di  archeologia  indu-
          del passato hanno scolpito capitelli   ge più belle dell’isola.      striale  risalente  al  XIX  secolo,  te-
          in  stile  corinzio,  sopravvissuti  ai   Questo strettissimo legame   stimone  di  pietra  della  millenaria
          loro autori.                      tra l’isola e il mare viene rafforzato   vocazione  isolana  nella  pesca  dei
                                                                               tonni,  sorta  su  impulso  di  Ignazio
                                                                               Florio  che  nel  1874  acquistò
                                                                               l’isoletta  impiantando  il  maggiore
                                                                               stabilimento europeo per la lavora-
                                                                               zione e la conservazione del pesce,
                                                                               dando  il  via  alle  famose  “scatolet-
                                                                               te” che ai giorni nostri sono ormai
                                                                               diventate un classico dell’alimenta-
                                                                               zione  mediterranea.  La  tonnara,
                                                                               che  dovrebbe  ospitare  un  museo
                                                                               dedicato  al  mare  e  alla  pesca,  è
                                                                               purtroppo chiusa.
                                                                                      Poco  distante  dall’approdo
                                                                               si innalza il villino Florio, realizzato
                                                                               in aggraziate linee liberty nella se-
                                                                               conda metà dell’800, al cui interno
                                                                               la  famiglia  Florio  si  trasferiva  nel
                                                                               periodo  della  mattanza,  a  tarda
                                                                               primavera,  e  in  cui  viveva  con  un
                                                                               tenore di vita particolarmente sfar-
                                                                               zoso,  quasi  regale,  al  punto  che
                Alcuni soci del Club nella Piazza del Municipio di Favignana   aveva  fatto  costruire  anche  una

                                              IL CLUB n. 108 – pag. 6
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