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no i conigli e gli isolani ogni tanto
vi facevano inoltrare un furetto
per stanare le prede. Ma tra gli
abitanti circolavano voci su que-
sta misteriosa camera oscura e
su alcune iscrizioni che si sareb-
bero trovate al suo interno.
Fu così che nel 1950
Francesca Millenono, una pittrice
fiorentina che trascorreva le va-
canze nell’isola, spinta dalla cu-
riosità, si trascinò faticosamente
a pancia in giù attraverso lo
stretto cunicolo di ingresso, sfo-
ciando nella retrogrotta e trovan-
dovi la più ricca eredità italiana di
espressività figurata risalente alla
preistoria. Infatti la caverna cu-
stodisce testimonianze di inse-
diamenti umani che risalgono a
15.000 anni fa ed è una sorta di La nostra visita alla Riserva WWF delle Saline di Paceco
preistorico santuario dove reli-
gione e cultura hanno mosso i
primi passi, grazie alla presenza
di graffiti e pitture rupestri di
uomini e animali uniti in un le-
game ancestrale.
I graffiti, perfettamente
conservati, risalgono al periodo
paleolitico, cioè poco prima che il
mare inghiottisse i lembi di terra
che collegavano le Egadi alla Sici-
lia, e illustrano animali “terre-
stri”, come i buoi, i cavalli, gli a-
sini e i cervi; su questi sono so-
vrapposti alcuni semplici dipinti
che risalgono all’era neolitica,
circa 8.000 anni fa, quando già il
distacco dalla Sicilia si era com-
piuto, come testimonia la raffigu-
razione di un delfino e di un ton-
no, oltre a quelle della donna, in-
tesa come madre terra con fian- arricchimento interiore e di grati- splendida area delle saline; ma
chi e seno pronunciato, ma senza tudine per aver potuto ammirare prima di concludere questa emo-
arti né testa, e quella dell’uomo, un simile spettacolo, accolti dal zionante giornata c’è stato anche
caratterizzato dalla predominanza magnifico scenario naturalistico il tempo di festeggiare con dol-
dell’organo maschile. scandito da scogli bianchi e neri cetti e spumante il nuovo camper
Oggi nella grotta si penetra che sembravano tagliati con di Giusi e Pietro Messina in un
solo con un minimo di difficoltà, l’accetta, accarezzati dalle onde e clima di grande allegria. E poi,
abbassando la testa e camminando abitati da una moltitudine di gab- finalmente, sul nostro accampa-
piegati per qualche metro; dopo di biani, sentendoci più che mai im- mento improvvisato è calato il
che l’antro si allarga e permette di mersi in un autentico paradiso ter- silenzio.
ammirare alla luce di qualche tor- restre, sensazione che ci ha ac- La domenica mattina ci
cia con commozione e incredulità compagnato per tutto il tragitto del siamo spostati di qualche centi-
queste raffigurazioni che proven- ritorno in barca, fino a quando con naio di metri a bordo di alcuni
gono dall’alba dell’uomo e che so- aria trasognata ci siamo ritrovati camper, con la staffetta della no-
no giunte fino a noi, grati di poter sull’aliscafo che ci avrebbe riporta- stra guida, un simpatico e prepa-
assistere a questo spettacolo quasi to a Trapani, spezzando definiti- rato volontario del WWF, Gerardo
unico alle nostre latitudini, mentre vamente l’incantesimo. Cortellaro, che ci ha condotto
ci chiediamo magari quale fosse la Dopo essere ritornati a presso la salina “Maria Stella”,
vita quotidiana e le inimmaginabili Trapani e avere ripreso i camper, dove un antico mulino è stato
difficoltà che erano parte integran- ci siamo quindi spostati lungo la trasformato nel centro visite del
te della vicenda umana di questi S.P.21 fino all’oasi naturalistica WWF, con un piccolo museo della
sconosciuti artisti, di cui oggi non del WWF di Paceco, dove abbia- riserva. Quest’ultima risale al
rimane che polvere. mo avuto il permesso di sistema- 1995 e al suo interno si trovano
Inutile dire che siamo u- re i nostri mezzi e di pernottarvi numerose saline in cui viene an-
sciti dalla caverna con un senso di in attesa di visitare l’indomani la cora oggi raccolto il sale a fine
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