Page 3 - trapani e la sua prov
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Si sbocca in Piazza Carmine; fuo- Le casette che compongono il vmaggio turistico « La Pineta » sono un intelli-
r i della porta osserva re la suggestiva
linea delle mura che raggiungono il gente esempio di adattamento all'edilizia locale .
precipizio di tramontana. Su lla Piazza
il palazzo M illitarì con bifora del se- dere i corti li interni delle case, pien i bergo di 11 1 categoria, il Moderno, e
colo XIV e finestre del XVI. di verde e di f iori, tipici del la " casa varie pension i, modeste ma accoglienti
med iterranea » che orm ai dovunque e pulit issime. Locali caratteristici, cam-
Proseguire pel nuovo viale pano- va scomparendo (uno interessante in pi di tennis e di bocce, night clubs,
ramico Nunzio Nasi da cui panorama via Sales); e gustare i «dolci di ri- ristoranti, pizzerie, gelaterie, bars of-
su M onte Cofano e M onti di Castel- frono al turista tutto quanto egl i può
lammare. A destra locale caratterist i- posto» del le monache. desiderare per un sogg.iorno comodo
co « Al Ciclope». In basso si vedono Al fascino della sua storia mille- e dister~s i vo.
le ch iese rural i di S. Antonio e dell'Ad-
dolorata, con affreschi del sec. X IV. naria e dei suoi mirabili panorami E- Favignana
r ice agg iunge i pregi d i un clima sa-
Proseguendo, una fontanella d'ac- no e gradevolissimo. e le Egadi
qua medicamentosa usata per secol i
a curare il mal del la pietra; è la Pi - Le folte pinete che circondano il Il Comune di Favignana compren-
sci~po l l i , che vale antro di Apo llo, for- paese e ricoprono i pendi i del monte de le tre isole di Favignana, Levanzo,
se antico luogo d i d iv inazione. creano un'atmosfera fresca, lieve e ba l- Marettimo e l' isolotto di Formica.
samica che f a di Erice, per tre stagio-
Proseguendo si giunge ad una ni dell'anno, una ricercat issima sta- Favignana e Levanzo erano in tem-
piazza moderna, su cui si affaccia la zione cl imatica di soggiorno. pi remoti unite alla costa trapanese
ch iesa di S. Giovanni Battista, con sta- ed abitate dagli uomini del paleoliti-
tue del sec. XV, dei Gagini ed acqua- L'attrezzatura ri cettiva, per quan- co superiore che hanno lasciato trac-
santiera del sec. XVI. La chiesa fu mol - to insufficiente a soddisfare la richie- cia della loro vita nelle grotte di Fa-
to rimaneggiata nei secoli; la parte p1u sta, particolarmente intensa nei me-
antica, forse del seè. Xlii, è oggi sul si estivi, è però di ottima qua lità. Vi 53
fianco orientale. è un albergo di l categoria, il Jolly,
ubicato al centro di una lussureggian-
Lasciando la piazza, per un viot- te pineta appena fuori le antiche mu-
tolo si scende alla forra sotto il tem- ra della città, un aloerg'o d i Il catego-
pio di Venere, dove il conte Pepoli nel r ia « La Pineta » anch'esso sorgente
sec. X IX costruì un fa lso castel lo me- tra i pini ma entro il perimetro deile
dievale; salendo la scala si arriva ai mura ed è del tipo a casette isolate
giardini del Balia. Da qui in una piaz- con servizi centralizzati: un piccolo a l-
za in cui a sinistra è il cosiddetto Ca-
stello Normanno, costruzione medieva-
le molto rimaneggiafà, con bifore, og-
gi in rovina. Vaghe tracce del tempio
di Venere (trovati pezzi di colonne,
frammenti architettonici, il cosiddetto
Pozzo d i Venere).
L'acropoli è unita al Balia da un
ponte attribuito prima a Dedalo, poi
detto Ponte del Diavolo. Il castel lo del
Balia (una torre fu finita nel 1873)
insiste su una cost ruz ione medievale,
sede del Baiu lo o giud ice, edificata for-
se dalla fam igl ia Abate.
Dai giardini del Bal ia si può scen-
dere a Porta Trapani completando il
circu ito del la città; oppure per v ie in-
terne (si passa sotto la chiesa di San
Giul iano) si arriva a Piazza Umber-
to l dove, accanto al M unicipio, sono
la Biblioteca ed il Museo Comunale,
nell'antico Teatro Cordici . N el Museo
è raccolto materiale archeologico ed
artistico dalla preistoria al XVII sec.
Nell'atrio d'ingresso una lapide gre-
ca e la famosa Annunciazione di An-
tonello Gagini del 15l5.
Chi visita Erice deve cercar di ve-