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meglio ancora la navigazione antica           Le pitture e le incisioni della grotta di Cala Genovese nell'isoletta di Levanzo
dovevano apprezzare quella posizione          costituiscono certamente il complesso di ji,gure parietali preistoriche più inte-
meglio d i noi. Un fatto recente ci in-       ressante del nostro paese. Belle incisioni veriste di animali selvaggi, opera di
segna molte cose: nel giugno del 19 17        popoli cacciatori di età epipaleolitica, e pitture schematiche, riferìbili a cultur e
una nave francese fu silurata presso          assai p;,ù tarde, probabilmente neolitiche, f ormano il singolare monumento d'ar.-
la costa ligure: il cadavere di un uo-        te primitiva che l'oscura caverna siciliana ha rivelato nel 1950. Qui sopra l'im -
mo dell'equipaggio, dopo un mese esat-
tamente, si arenò sullo costa di Levan-                               magine di un giovane cervo che volge la testa

zo; ciò significa che venti e correnti                                                                                        55
marine tra i primi di giugno e i primi
di lugl io del 1917 erano in grado di
far fiL:itare un ga lleggiante dal la Li -
guria alle Egadi senza toccare le spiag-
ge dello Corsica e della Sardegna.

       Tutto ci consig liq a pensare che
lo stesso f luitazione potesse aver luo-
go do quando il f ondo marino si as-
sestò nell'attuale situazione, vale a di-
re a lmeno dallo protostorio ad oggi,
anche se non vogliamo fare il lazioni
per il pleistocene.

       Q uesto fatto puramente fisico ci
spiega i rapporti medievali tra la Li-
guria e lo Sicilia, quando l'orte della
navigazione non era gran che supe-
riore a quella dei fenici o dei roma-
ni; rapporti che avevano luogo senza
tappa intermedia in Corsico o in Sar-
degna. La rotta naturale d a lla Liguria
a llo Sici lia passava per il cana le po-
sto t ra Levanzo e Favignana e termi -
nava a Trapani.

       Ma se soffiavo impetuoso lo sci-
rocco e le vele, anche rudimentali, aiu-
tavano il gallegg iante a vincere even-
tuali correnti contrarie, tra le Egadi
sboccava anche la rotta inversa, sud -
nord, dalla Tuni sia a llo Sicilia.

       E d a lle Egad i o almeno dal ca na-
le fra Trapani e Levanzo doveva pas-
sare lo rotto da l Levante a llo Liguria,

s~ è vero, come è vero, che una nave

proveniente da Acri nel 1290 prese ter-
ra a Sciacca, per poi costeggiare fino
a Tr apani.

       Della posizione del le Egadi, di fat-
to, si resero conto, anche involontaria-
mente, tuti i popoli che navigarono il
Mediterraneo: a Levonzo sono state
f atte scoperte per il poleolitico; a Ma-
rettimo si potreb be rintracciare alme-
no il neolitico, come fa pensare una
tradizione attendibile su uno scheletro
rannicchiato rinvenuto di recente nei
lavori per lo captazione dello sorgen-
te del Céusu; per Favignana la lette-
ratura r icorda r itrovamenti di strumen-
t i litici. Tra cce p iù che evidenti hanno
lasciato i Romani a Morettimo (costru -
zione riconosciuto da l Butler) o Levan-
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