Page 15 - NAZARENO2
P. 15

Distribuzione del carbonio disciolto in tre ambienti marino costieri... 295

30

        •

25

20

o~ 15

 . .10
5          ~---.~---•----

o                                                                    lug ago

          mar apr mag giu

                                                               Mesi

Fig. 9- Golfo Ji Gaeta: rrend mensile Jel rapporto DOC/TDC.

DISCUSSIONE

      È stato ampiamente dimostrato che la distribuzione del carbonio disciol-
to nell'ambiente marino è correlata a gradienti ambientali e a fenomeni bio-
logici (CARLSON et al., 1994; Guo et al., 1995). Il bilancio tra produzione e
consumo è influenzato localmente, oltre che da fenomeni biotici, anche da
eventi particolari come rimescolamento delle masse d'acqua, apporti terrige-
no-continentali ed antropici.

      Nonostante i dati riguardanti le Egadi sono relativi alla sola stagione pri-
maverile e solo a siti sotto costa i risultati ottenuti possono essere rappresen-
tativi delle condizioni generali dell'intera area, in virtù dell'elevato numero di
stazioni.

      Generalmente il momento di accumulo principale di carbonio disciolto
in mare si ha durante il periodo primaverile, successivamente ai picchi di pro-
duzione primaria (CARLSON et al., 1994). A maggio, quando è stata svolta la
campagna oceanografica, la fioritura fitoplanctonica primaria era appena
avvenuta (Genovese, com. pers.) e la colonna d'acqua si presentava parzial-
mente stratificata. Di conseguenza è possibile supporre che le condizioni
generali osservate fossero effettivamente rappresentative del periodo di accu-
mulo di carbonio disciolto di origine microalgale.

      Per tentare di evidenziare eventuali gradienti ed ordinare i punti-stazio-
ne è stata eseguita una analisi delle componenti principali. L'analisi delle Com-
ponenti Principali (Fig. lO) ha messo in evidenza che il62% della varianza del
sistema è spiegata da salinità e concentrazione di ossigeno disciolto correlati
positivamente con Fl e dalle concentrazioni del carbonio organico ed inorga-
nico disciolti correlati negativamente con F2. In questo quadro si evidenzia la
   10   11   12   13   14   15   16   17   18   19   20