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Integrando Infine l criteri morfogenellcl appena descritti con considerazioni di ordine
ambientale e litologlco, è stato passibile Individuare, da un punto di vlata della
distribuzione territoriale, 4 rasce sovrapposte (sottomarina, lltoranea, Intermedia,
montana) alle quali corrispondono forme peculiari,
LA FASCIA SOTTOMARINA
La fascia sottomarina occupa un'area limitata alla pane sommersa dello zoceolo di
dolomie trlasslche sterili che coslituiscono Il basamento dell'isola. In questa fascia .
secondo notizie fornite da subacquei locali. sarebbero localizzate numerose cavlttl.
distribuite un po' lungo tutto Il perimetro insulare, con particolare frequenza in corri·
spondenza delle coste meridionale ed occidentale.
Gli accessi si troverebbero a profondltè variabili, ma non è Infrequente scorgere
imbocc<tture la cui volta è appena affiorante sul peto dell'acqua, come nel caso della
Grotta della Foca. Grandi vacui di cospicue dimensioni (simili alle ampie caverne marine
sulla linea di costa), si alte<nerebbero a galle<le sub-orlzzontall. forse evoluto gravitazio-
nalmente, In cui sarebbero presenti rare concrezioni fossili. Qualche volta tali condotti
farebbero parte di complessi lntercomunleantl, totalmente sommersi, o collegati a vani
Interni emersi. Altrove sembra possibile riconoscere una evoluzione di tipo carsico in
gallerie sostanzialmente a struttura tettonlca: Scoglio Cammello è attraversato da parte a
parte da una cavità di questo tipo; anche la Grotta di Cala Bianca pare sia fortemente
condizionata dalla fratturazione primaria, sulla quale si sono successivamente sviluppate
modeste forme di dissoluzione.
Indagini sufficientemente attendibili sono evidentemente difficoltose In un ambiente
di questo tipo, ma in alcuni casi è stato possibile constatare di persona che condolte a
sezione sub-clrcolare. indubbiamente di origine carsica, si dipartono da sale sub aeree e
sprofondano sotto Il livello del mare (Grotta di Cala Nera). Del resto pressocché tutte le
cavità della fascia litoranea sono parzialmente invase dal mare. Il c:ui livello evidentemen--
te ha subito, nel tempo, delle oscillazioni.
La presenza di sorgenti subacquee sarebbe dunque legata In modo manifesto alla
attuale situazione del reticolo ipogeo, che consentirebbe alle acque percolanti nella zona
subaerea di drenare In profondità, per scaturire Infine attraverso le soluzioni di continuità
situate sotto Il livello marino.
In conclusione. anche se allo stato attuale delle indagini non ci è dato sapere In
Quale misura l diversi fattOri abbiano Influito sulla attuale morfologla delle manifesta·
zioni subacquee, è evidente che l'lnterazlone tra fratturazione primaria, abrasione marina
od attlvllà carsogona ha prodollo unitA morfologlcamonte complesse, collocabili tra le
"eavltt\ miste". Oa quanto appena esposto si desume Inoltre che tra le cavità subacquee
e quelle lltoranee esiste sovente una Identità di forme e strutture, tali da ritenere che
solamente trasformazioni legate ad alterne fasi di bradisismo possano, In una c,er1a
misura, aver prodotto forme differenziate nelle due fasce altrimenti costituenti un'unica
compagine evolutasi con analoghe modalità nella medesima matrice lltologlca.
LA FASCIA LITORANEA.
Sulla fascia lltoranea, al contrarlo della precedente. è stato possibile svolgere
Indagini meno superficiali attraverso le quali si è giunti ad una Identificazione più
circostanziata del diversi aspetti lltologlcl e morfologlcl. Tale fascia corrisponde pratica-
mente alla esigua linea di battigia, anche se Il basamento dolomitico raggiunge una
Quota media di 400 m. slm. ed è Interessata da formazioni di conglomerati ed arenarle
che costituiscono tratti fltoranel relativamente meno ripidi rispetto alle straplombentl