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COMUNE DI FAVIGNANA
                                     LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA DEL  PORTO DI FAVIGNANA
                               STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE  - QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE

              Gli Aragonesi

                    Passato  il  regno  nelle  mani  di  Pietro  d'Aragona,  Palmerio  Abate  ebbe  confermata  la

              signoria di Favignana.Gli succedettero i fratelli Nicolò e Riccardo Abate. Questi, con privilegio
              di Pietro II d'Aragona dato a Messina il 29 novembre 1341, ebbero concessa, unitamente al
              dominio  di  Favignana,  la  facoltà  di  fornire  detta  isola  di  due  tonnare,  chiamando  l'una  di

              S.Leonardo e l'altra di S.Nicolò.

                    Tutti i diritti sull'isola andarono perduti con la confisca nel 1397 e Favignana, incamerata
              prima nel demanio della Regia Curia, passò poi con tutte le sue pertinenze sotto la signoria di

              Aloisio de Carissimo da Trapani. Dal 1416 la Sicilia cominciò ad essere governata dai viceré
              spagnoli.

                    Da allora l'isola venne travagliata da insurrezioni, patiboli, prigionie e ruberie dovute al
              malgoverno. La Sicilia inoltre in questo periodo ebbe molto a soffrire per la pirateria dei mori.

              Per combattere tale scorrerie dei corsari venne dato ordine di costruire delle torri di guardia e
              dei castelli in vicinanza delle spiagge.

                    A  Favignana  Andrea  Riccio  (Carissimo)  verso  il  1498  rifece  a  nuovo  il  castello  di

              S.Caterina  e  quello  di  S.Giacomo.  Nel  1516  Ugone  di  Moncada,  già  viceré  in  Sicilia,  al
              comando di un'armata navale destinata ad arginare le continue scorrerie dei corsari d'Africa,

              dopo un'aspra battaglia contro la flotta turca, fu sorpreso da una forte tempesta e si rifugiò, con
              più di 14.000 uomini, a Favignana compiendovi gravi saccheggi.

                    Nel 1590 Favignana veniva assegnata da Filippo II ai baroni Filingeri. Verso la metà del

              XVII secolo l'isola apparteneva a Giacomo Brignoni genovese, e infine la Regia Corte sotto il
              governo  di  Filippo  III  la  vendette,  l'11  aprile  1640,  insieme  a  Marettimo  e  Levanzo  con  le
              tonnare e la signoria del Mare dei Porci per il prezzo di 500 mila scudi a Camillo Pallavicino. Le

              isole Egadi per privilegio del re Filippo III in data 22 marzo 1651 furono erette a Contea sotto il
              titolo di Favignana.

                    Nel 1688 la casa regnante ritenne opportuno rivedere il contratto di vendita delle isole
              fatto ai Pallavicino, specialmente per conservare il diretto dominio dei castelli e delle fortezze di

              Favignana e Marettimo.

                    A  questi  ultimi  infatti  attribuiva  molta  importanza  per  la  difesa  dell'isola,  e  nell'atto  di
              transizione che ne seguě si riservò ogni diritto su di essi obbligando i Pallavicino a non fare

              concessioni enfiteutiche di terreni senza l'approvazione della Regia Corte.
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