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GEOLOGIA DELLA SICILIA - IL DOMINIO OROGENICO
fittamente stratificate talora con selce, più note con noso (marne di Cardellìa) e non sono trasgressive
il termine di Scaglia. sui termini del substrato. L’età è quindi Burdiga-
La Formazione Lattimusa è stata formalizzata liano-Langhiano (BASILONE, 2011).
da PETTI in DELFRATI et alii (2003c).
I depositi cretacico-eocenici affiorano in preva- marne di San Cipirello (Langhiano-Tortoniano in-
lenza sul settore orientale della Rocca Busambra. A feriore)
Pizzo di Casa affiorano calcilutiti biancastre con L’area attorno alla dorsale di Rocca Busambra
liste di selce (facies Lattimusa) di età cretacica; esse è estesamente occupata da terreni pelitico-marnosi,
passano alla Scaglia eocenica, anche se la distin- difficilmente campionabili per l’assenza di buone
zione sul terreno risulta difficile. Splendide esposi- esposizioni. È certamente arduo distinguerli dalle
zioni della Scaglia si possono osservare a Portella coeve formazioni argillose al tetto delle Unità Si-
del Vento, dove la formazione si presenta intensa- cane ed in particolare quelle che si trovano al tetto
mente deformata. Ciò probabilmente ha indotto delle calcareniti di Corleone appartenenti alla suc-
CATALANO et alii (2010a, v. pag. 70 e fig. 18) e BASI- cessione di M. Barracù (v. oltre Ionidi). È probabile
LONE (2011, v. pag. 46 e fig. 5) ad attribuire questi che i livelli stratigraficamente più alti dell’Unità di
affioramenti alla F.ne Amerillo appartenente al- Rocca Busambra siano quelli segnalati da MAE-
l’Unità Sicana di M. Barracù (v. oltre Cap. 2., Sottop. SANO (2008) nel graben ubicato tra Rocca Ramusa
2.1.3.). Poiché quest’ultima è sovrascorsa al di sopra e Piano Pilato. Le associazioni a nannofossili ripor-
del PSTB, cioè della stessa dorsale di Rocca Busam- tate dall’Autore datano al Langhiano, ma non si
bra, bisognerebbe ammettere che il contatto di ri- tratta dei livelli di tetto della successione, per cui
coprimento avviene tramite i livelli apicali della l’età della formazione dovrebbe andare ben oltre
successione sicana con un consistente “rabotage” ba- fino a comprendere il Serravalliano e forse il Tor-
sale, dovuto ad un generale scollamento dell’ele- toniano inferiore, come peraltro riportato nella let-
mento alloctono e con un’elisione dei termini teratura riguardante la Sicilia occidentale.
mesozoici presenti invece alla base della monocli-
nale di M. Barracù–M. Cangialoso (zona di Cor- 1.4. – SOTTOUNITà M. MARANFUSA-M. GALIELLO
leone). Tale fenomeno non è da escludere in
assoluto, ma andrebbe comprovato da contatti tet- Verso ovest la dorsale di Rocca Busambra pro-
tonici di ricoprimento delle pelagiti cretacico-eoce- segue con rilievi carbonatici, apparentemente scol-
niche sulla piattaforma carbonatica, contatti che legati, ma che analisi sul terreno e dati della sismica
tuttavia non sono stati osservati sul terreno; anzi, profonda (v. fig. 111, v. anche F. Corleone) indi-
dove visibili, i contatti tra i due corpi geologici sono cano con certezza essere l’emergenza di un sistema
di tipo stratigrafico. di thrust sud-vergenti al disotto di terreni argillosi
MAESANO (2008) descrive l’appoggio della Sca- miocenici. A questo gruppo di rilievi collinari ap-
glia sulla piattaforma carbonatica osservabile poco partengono M. Galiello, M. Maranfusa e Rocce di
ad est della vetta. Sulla superficie di erosione al Maranfusa (fig. 127).
tetto dei calcari liassici poggia con geometria “on- Quest’area è stata oggetto di analisi stratigrafico-
lap” una successione di calcilutiti grigio-biancastre paleontologiche da parte di JENKINS & TORRENS
di età Turoniano-Campaniano, passante verso (1969) e riassunte in JENKyNS (1970). A questi autori
l’alto a calcilutiti rossastre del Maastrichtiano–Pa- e a CATALANO et alii (2010b) si rimanda per un ap-
leocene inferiore. Il passaggio all’Eocene è carat- profondimento delle caratteristiche sedimentologi-
terizzato da megabrecce ad elementi anche che, paleontologiche e strutturali.
decametrici costituiti da calcari di piattaforma. Al
disopra delle megabrecce si osservano calcilutiti
con selce, che datano fino all’Eocene medio.
calcareniti glauconitiche (calcareniti di Corleone
equivalenti) (Miocene inferiore-medio)
I primi depositi terrigeni sono rappresentati da
biocalcareniti glauconitiche più o meno grossolane
di colore verdastro alternate a livelli marnosi. Esse
giacciono in discordanza direttamente sui calcari lias-
sici. Sono distribuite particolarmente nella Contrada Fig. 127 – Nella zona di Roccamena i rilievi di M. Maranfusa sono l’espres-
Casale di Sopra. Nella zona di Rocca Argenteria le sione di un thrust, costituito da una successione carbonatica meso-cenozoica
calcareniti poggiano direttamente sulla Scaglia. di tipo “trapanese” appartenente al Sistema a Thrust Siculo-Pelagiano.
La formazione è correlabile con le calcareniti di - In the area of Roccamena Village the hills of m. maranfusa are the expression of a
thrust, composed of a meso-cenozoic carbonate sequence (“trapanese” facies) belonging to
Corleone, che però seguono ad un intervallo mar- the pelagian-Sicilian Thrust belt.