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CAPITOLO 4

valorizzate; le cave si prestano alla realizzazione di un circuito strutturato che potrebbe
prevedere oltre la visita guidata utilizzi funzionali di carattere culturale.
Particolarmente evidenti risultano i paesaggi di cava legati all’esercizio della più recente attività
estrattiva svoltasi a partire dalla fine dell’Ottocento; il Catasto regionale dei giacimenti di cava
(2007) individua n. 4 cave dismesse (label: 284014_I; 284016_C; 284017_C; 284020_C),
censite come cave dismesse storiche. L’attività di cava nei colli di Tuvixeddu e Tuvumannu è
stata protagonista di un importante capitolo della storia cittadina, in particolare nel colle di
Tuvixeddu la stessa ha interessato anche parte della necropoli fenicio-punica; alcune tombe ad
oggi si mostrano in sezione portata alla luce ad opera dell’attività di cava.
Le aree di scavo relative al colle di Tuvumannu risultano rinaturalizzate e pertanto non
compaiono nell’aggiornamento del Catasto cave relativo al 2007, tuttavia nonostante gli
interventi edilizi successivi è ancora possibile cogliere, scegliendo come punto privilegiato di
osservazione la sommità del colle di S. Michele, le modificazioni morfologiche dovute
dell’attività di scavo che hanno interessato tale porzione della città.

Figura 19 – Tuvumannu, vista dal colle di San Michele

Percorrendo la via Is Maglias è possibile riconoscere i segni lasciati dalla attività di cava:
particolarmente evidente è l’esteso fronte di scavo nel colle di Tuvixeddu, spazio inutilizzato di
proprietà privata; è possibile inoltre scorgere l’ingresso del così detto canyon e gli impianti di
trattamento della calce, significativi elementi del paesaggio estrattivo urbano.
Il complesso minerario industriale di Tuvixeddu con apposito Decreto16 del Ministero per i Beni e
le Attività Culturali è stato riconosciuto di notevole interesse storico artistico ai sensi della Parte
seconda del D.Lgs. 42/2004; trattasi di un vincolo di natura geomineraria apposto a seguito del
riconoscimento di un valore culturale ai segni dell’attività di cava e riguarda in particolare l’area
del così detto canyon e l’area del catino. Il canyon rappresenta il collegamento tra la via Is
Maglias e la via Falzarego funzionale al raccordo tra le aree di estrazione del colle di
Tuvumannu e gli impianti di trattamento del materiale localizzati nel colle di Tuvixeddu. Il catino
è una delle aree di scavo che si configura come una profonda fossa e rappresenta il risultato
della coltivazione eseguita secondo la tecnica detta ad imbuto.

16 Decreto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali n. 81 del 08 luglio 2010.

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