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PRES ENTAZIONE

        In analogia con quanto realizzato in altri Paesi europei si è ormai affermata l'esigenza di
una cartografia geologica ufficiale dei mari italiani. In quest'ottica le attività principali del SGN,
nel campo della geologia marina, consistono prevalentemente nel promuovere e coordinare le
attività relative al progetto CARG, curando anche la creazione di una banca dati geologici marini,
e nella redazione di normative per il rilevamento e la cartografia dei fondali marini.

        Il progetto per la realizzazione di una "Carta geologica dei mari italiani" prende avvio
dalla legge n. 183 del 18/3/89 che contiene le "norme per il riassetto organizzativo e funzionale
della difesa del suolo" e recepisce l'esigenza di una cartografia geologica e geotematica capace di
costituire una valida documentazione scientifica per la conoscenza del territorio; per la prima volta
tale termine viene esteso alla piattaforma continentale che, anche dal punto di vista delle attività
antropiche, è ormai da considerare a tutti gli effetti un'estensione delle terre emerse.

        Per la realizzazione della cartografia geologica ufficiale dei mari italiani, la scala
1:250.000 si è rivelata il mezzo più idoneo per l'individuazione delle principali strutture geologiche
dei fondali marini. Infatti, a differenza di quanto viene cartografato alla scala 1:50.000, in cui la
rappresentazione dei fondali marini è più specificamente rivolta a fini applicativi, una
rappresentazione a scala 1:250.000 permette una visione sinottica e una interpretazione a più
ampio raggio anche delle strutture profonde dei fondali e della loro evoluzione più recente.

        Per quanto riguarda le normative per la Carta geologica dei mari italiani alla scala
1:250.000, l'Istituto per la Geologia Marina-CNR-Bologna ha affiancato il Servizio Geologico
d’Italia nella definizione delle metodologie e dei criteri da adottare. Per la rappresentazione di
questo tipo di carte è stato utilizzato il taglio della serie cartografica JOG dell'IGM, con le basi
batimetriche dell'Istituto Idrografico della Marina che è, insieme all'Istituto Geografico Militare,
l'altro organo cartografico ufficiale dello Stato.

        Purtroppo finora, nonostante la legislazione abbia ripetutamente sancito l'importanza dello
studio dell'ambiente marino, a ciò non è corrisposto un adeguato sviluppo del personale e delle
strutture necessarie per svolgere tali compiti. Nel campo della ricerca marina, la necessità di
collaborazione fra i vari Enti che operano nel settore diventa quindi indispensabile per un miglior
impiego delle scarse risorse destinate a questo comparto scientifico, per svolgere un ruolo di
coordinamento delle attività in progetti sia nazionali che internazionali, e per fungere da sostegno
a chi opera in mare.

        La pubblicazione di queste linee-giuda vuole essere quindi il primo, indispensabile passo
per l'avvio e lo sviluppo del programma di cartografia dei mari italiani alla scala 1:250.000,
auspicando un impulso alle attività sistematiche relative a questa tematica.

                                                                   Il Dirigente Superiore del Servizio Geologico
                                                                           dott. Ferdinando PETRONE
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